Il ricorso al Tar blocca la nuova illuminazione

Il ricorso al Tar blocca la nuova illuminazione
PAESE Un ricorso al Tar fa slittare il project financing ideato dal Comune per installare lampadine a led in tutti gli oltre 3.800 lampioni di Paese, garantendosi una manutenzione...

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PAESE
Un ricorso al Tar fa slittare il project financing ideato dal Comune per installare lampadine a led in tutti gli oltre 3.800 lampioni di Paese, garantendosi una manutenzione costante della rete e allo stesso tempo risparmiando 20mila euro all'anno di bollette. L'operazione vale complessivamente 1,4 milioni di euro.

IL CASO
Ormai sembrava tutto fatto. La gara per l'appalto dei lavori ha visto la partecipazione di due aziende specializzate. Al primo posto si è classificata la Eurogroup di Silea. Alle sue spalle la Botter di Trevignano. Questa ultima, però, ha presentato ricorso al Tar contro l'esito della gara, basato su questioni tecniche. La prima udienza si terrà a metà novembre. Intanto il Comune ha sospeso tutto. Il contratto per l'assegnazione dei lavori verrà firmato solo dopo il pronunciamento del tribunale. «Ci dispiace perché il rinnovo della rete dell'illuminazione pubblica era atteso da tempo. Si tratta di una necessità spiega Martino De Marchi, vicesindaco e assessori ai Lavori pubblici i lavori avrebbero dovuto partire tra dicembre e gennaio. Probabilmente, alla luce del ricorso, slitteranno verso la fine dell'anno prossimo. Ma da parte nostra non potevamo fare nulla di diverso. Avrei voluto che l'intervento potesse essere ultimato prima della fine di questo mandato amministrativo. Ciò però non sarà possibile. Rimane la bontà della scelta di cui, prima o poi, Paese beneficerà». E' comunque questione di tempo. Il project financing prevede che la ditta che si aggiudicherà l'appalto gestisca la rete per 15 anni, sostituendo i vecchi impianti a vapori di mercurio o a sodio ad altra pressione con i led, fornendo l'energia elettrica e garantendo la manutenzione e il pronto intervento in caso di guasti, così come le pratiche per il risarcimento in caso di danni causati da terzi. Il classico esempio: l'auto che abbatte un lampione. Il tutto a fronte di un canone pagato dal Comune pari a circa 200mila euro all'anno. Mentre il project financing di Paese rallenta, ce n'è un altro che sta per decollare. E' quello di Ponzano.
L'OPERAZIONE

La giunta del sindaco Monia Bianchin ha appena approvato un'operazione da 1,4 milioni di euro per il rinnovo di tutti e 2.718 i punti luce presenti nel territorio con nuovi sistemi a led. Anche qui si parla di una gestione di 15 anni. In cambio, il municipio verserà all'azienda che vincerà l'appalto un canone di circa 211mila euro all'anno. Risparmiando sulle bollette. «Diamo il via alla rivoluzione dell'illuminazione pubblica. L'obiettivo è dotare Ponzano di servizi energetici finalmente smart sottolinea Bianchin non solo: potremo garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini. Notti meglio illuminate, infatti, significano notti più sicure: i nuovi punti luce impediranno a eventuali malintenzionati di delinquere nascosti nel buio e consentiranno ai cittadini di sentirsi protetti lungo le strade anche durante le passeggiate serali». Mauro Favaro
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Il Gazzettino