IL RICORDO TREVISO «È una notizia che mi colpisce nel profondo, Clarimbaldo

IL RICORDO TREVISO «È una notizia che mi colpisce nel profondo, Clarimbaldo
IL RICORDOTREVISO «È una notizia che mi colpisce nel profondo, Clarimbaldo è stato un grande amico, uno che ha sempre portato avanti gli ideali della nostra gente». Aldo...

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IL RICORDO
TREVISO «È una notizia che mi colpisce nel profondo, Clarimbaldo è stato un grande amico, uno che ha sempre portato avanti gli ideali della nostra gente». Aldo Tognana ha assistito al sorgere del fenomeno Giancarlo Gentilini dal fronte opposto: proprio all'industriale delle ceramiche il centrosinistra si era infatti affidato per contrastare la Lega nelle elezioni comunali del novembre 1994. Al ballottaggio prevalse, con il 54,8%, proprio l'allora sconosciuto Sceriffo inaugurando una nuova stagione della politica trevigiana. Oggi quello tributato al re delle porcellane da Gentilini è ben più di un cavalleresco onore delle armi dovuto a un ex rivale.

L'OMAGGIO
«Con lui c'era grande sintonia ribadisce Gentilini . È vero, siamo stati avversari politici, ma era politica pura: nell'agone c'era il contrasto, ma poi ci incontravamo a bere un prosecco in piazza dei Signori». Ad accomunarli, al di là della storia personale e della militanza politica diametralmente opposta, è stato proprio il legame con Treviso e i trevigiani: «La città perde un punto di riferimento: uno che ha amato la sua gente e la sua terra, una cosa oggi sempre più rara. Come industriale ha sempre tenuto nel massimo conto i propri dipendenti e ha portato nel mondo il nome Tognana e quello di Treviso. Purtroppo la vita conclude l'ex sindaco , come una medaglia, ha due facce: una bella e una oscura, come in questa circostanza. Per il suo centesimo compleanno si doveva svolgere una grande festa. Questo maledetto virus l'ha impedito, sarebbe stata la giusta apoteosi di una vita vissuta all'insegna di grandi valori. La luce dell'imprenditorialità di Aldo Tognana ha illuminato il cielo della Marca».
LA POLITICA

Molti e commossi, i commenti dal mondo amministrativo e istituzionale locale per la morte dell'ingegnere e partigiano. «Desidero esprimere, a nome della giunta e di tutta l'amministrazione comunale, le più sincere condoglianze alla famiglia di Aldo Tognana, uomo che ha fatto la storia della nostra città nel mondo dell'industria, dello sport e della politica» è il messaggio indirizzato dal sindaco Mario Conte. Anche l'attuale primo cittadino ne ricorda il ruolo in campo economico, sociale e civile: «Tognana ha contribuito a far conoscer in tutto il mondo, grazie alle sue ceramiche, la qualità e l'eccellenza della produzione trevigiana, ma è stato anche un uomo molto attivo, oltre che nella vita politica della città alla quale ha dato un enorme contributo in termini di valori e idee, anche nel mondo dello sport. Il nostro territorio, grazie al suo impegno, ospitò i mondiali di ciclismo del 1985. Tognana, nella sua lunga vita, ha scritto pagine importantissime nella storia della città e dell'industria trevigiana ed è stato un esempio per il suo impegno civile e per il suo grande spessore umano». Un riconoscimento a cui si associa pure il predecessore di Conte a Ca' Sugana, Giovanni Manildo: «Lo ricordo come un gigante, una figura carismatica della nostra città. Profondo antifascista, era espressione vivente dello spirito e dei valori che hanno portato alla nascita della nostra Costituzione. Lo ricordo con ammirazione e affetto». Gli fa eco Stefano Pelloni, capogruppo del Partito democratico a palazzo dei Trecento: «Con la scomparsa di Aldo Tognana perdiamo un grande trevigiano. Si è sempre impegnato per la celebrare i valori della nostra Costituzione e la memoria dei Caduti della guerra partigiana. Per questo suo impegno morale e civile la città gli sarà per sempre grata. Sarà importante che Treviso metta in campo tutte le iniziative possibili per ricordarlo». «Credo basterebbe un briciolo dei valori che erano in grado di esprimere uomini come lui nota infine Nicolò Rocco, altro consigliere comunale Pd per mettere a posto molte storture che vediamo ogni giorno».
M.Z.
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Il Gazzettino