IL RAPPORTOVENEZIA L'emergenza sanitaria provocata dal coronavirus non è riuscita a bloccare l'attività dei trapianti di cornea. È stata rallentata, questo sì. All'inizio...
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VENEZIA L'emergenza sanitaria provocata dal coronavirus non è riuscita a bloccare l'attività dei trapianti di cornea. È stata rallentata, questo sì. All'inizio quasi azzerata. Ma grazie a una riorganizzazione ospedaliera è poi ripresa. Peraltro in sicurezza. È quanto ha affermato il dottor Diego Ponzin, direttore sanitario della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, intervenuto ieri a Marghera, su invito del governatore Luca Zaia, per spiegare il rapporto tra trapianti e coronavirus. Va detto che oltre la metà dei 6mila trapianti che si eseguono in Italia riguarda cornee donate in Veneto e in Friuli Venezia Giulia.
«In questi cinque mesi le donazioni sono diminuite del 25 per cento - ha detto il dottor Ponzin - Ma l'attività non è stata azzerata. E questo grazie a decisioni lungimiranti, come è stato fatto all'Ulss 3 Serenissima, per la creazione di percorsi Covid free in modo che i pazienti non entrassero in contatto con persone positive». Scelte che hanno consentito di ricominciare a effettuare i trapianti di cornea. Il che non era scontato se si pensa che appena scoppiata l'emergenza sanitaria si è passati da 80-100 trapianti alla settimana a 4-5. «Ma il Veneto si è organizzato e i trapianti sono ripartiti». Da sottolineare, poi, che da marzo su ogni donatore di cornee viene eseguito il tampone: complessivamente sono stati trovati 4 donatori positivi, quindi per 8 cornee, circa lo 0,5-0,6%. «Siamo andati a ritroso per rintracciare i contatti e garantire lo spegnimento dei focolai». L'aspetto clinico interessante è che i tessuti prelevati dai donatori positivi sono stati studiati, accertando che il virus era presente anche negli occhi. «Ma da questi tessuti non si è ricavato un virus infettante».
Cosa hanno imparato gli oculisti della Fondazione dall'emergenza Covid? «Che anche una esposizione minima a SARS-CoV-2 può provocare la malattia. Che il distanziamento sociale e la mascherina sono essenziali. Che le donazioni e i trapianti di cornea sono eseguiti in modo sicuro negli ospedali pubblici del Veneto». E che, comunque, «non è ancora finita».
Al.Va.
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Il Gazzettino