IL QUARTO RAPPORTO BELLUNO Epidemia eccezionale: è l'influenza più

IL QUARTO RAPPORTO BELLUNO Epidemia eccezionale: è l'influenza più
IL QUARTO RAPPORTOBELLUNO Epidemia eccezionale: è l'influenza più aggressiva degli ultimi quattro anno. Con 4 milioni di italiani costretti a letto e una curva di incidenza in...

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IL QUARTO RAPPORTO
BELLUNO Epidemia eccezionale: è l'influenza più aggressiva degli ultimi quattro anno. Con 4 milioni di italiani costretti a letto e una curva di incidenza in continua crescita nel Bellunese, senza che si sia ancora raggiunto il picco massimo, il virus di quest'anno fa paura. I posti letto nei reparti di medicina e di geriatria del San Martino sono tutti occupati e i pronto soccorsi del distretto di Belluno continuano a dover far fronte quotidianamente ad un carico di lavoro oltre le aspettative.

L'ESCALATION
Per i primi 15 giorni dell'anno si è assistito, rispetto all'anno precedente, ad un consistente aumento degli accessi alle aree urgenza emergenza con un'impennata quasi del 19 % sul territorio del distretto numero 1, soprattutto per problematiche correlate all'influenza in persone già afflitte da patologie croniche.
I CODICI BIANCHI
In particolare i codici bianchi a Belluno dal 1° al 18 gennaio sono stati 973, rispetto ai 789 nel 2017, stesso periodo. Insomma è ben peggio dello scorso inverno. I dati forniti dai bollettini di sorveglianza nazionale e regionale sull'andamento dell'epidemia in corso parlano di un continuo aumento della diffusione del morbo nelle prime due settimane dell'anno. «La curva di incidenza regionale risulta in crescita, superando i valori massimi delle ultime quattro stagioni»,- si legge nel quarto rapporto epidemiologico relativo al sistema di sorveglianza dell'influenza, diramato mercoledì scorso. «Nelle prossime settimane - prosegue il rapporto sanitario - sarà possibile capire se si è giunti ad un picco massimo oppure se si arriverà ad una stagione con valori molto elevati, come indicato nell'andamento a livello nazionale, e che quindi in regione si sia registrato un semplice ritardo rispetto al resto del Paese».
IL RAFFRONTO

L'incidenza per ora è inferiore rispetto al resto d'Italia, ma le strutture ospedaliere sono comunque sotto pressione. La campagna vaccinale è andata meglio del passato, con circa il 10% di anziani in più coperti, tuttavia nella fascia di età superiore ai 65 anni si è riscontrato un aumento dei casi, anche se contenuto. Come in ogni stagione le persone più colpite restano comunque i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni. «Nell'Usl 1 Dolomiti rimane sempre attiva la sorveglianza per eventuali casi gravi e complicati di influenza fa sapere infine la direzione generale -: qualora dovesse giungere una segnalazione, le strutture dell'azienda sanitaria sono pronte per attivare tempestivamente i provvedimenti terapeutici necessari indicati dal Ministero della Salute».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino