IL QUADRO TREVISO Le persone a rischio vengono sottoposte al tampone per il coronavirus

IL QUADRO TREVISO Le persone a rischio vengono sottoposte al tampone per il coronavirus
IL QUADROTREVISO Le persone a rischio vengono sottoposte al tampone per il coronavirus in modo gratuito e nel più breve tempo possibile. Se non ci sono urgenze è sempre...

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IL QUADRO
TREVISO Le persone a rischio vengono sottoposte al tampone per il coronavirus in modo gratuito e nel più breve tempo possibile. Se non ci sono urgenze è sempre possibile effettuarlo nel pubblico, ma pagando una cinquantina di euro di ticket. Chi invece si vuole rivolgere ai poliambulatori privati può fare il test sierologico, con prelievo venoso, sborsando 50 euro oppure il tampone naso-faringeo a fronte di un conto di poco superiore ai 100 euro. Sono queste le tariffe applicate per andare a caccia del Covid-19. La gratuità e l'urgenza sono garantite a chi ha avuto contatti con persone riconosciute come positive. Così come a chi presenta dei sintomi sospetti, a cominciare dalla febbre. Nel primo caso si attiva in automatico il servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl della Marca. È ciò che è accaduto con i tamponi per i compagni della persona che frequentava le piscine di Valdobbiadene, risultata positiva al coronavirus. Nel secondo caso, invece, davanti a dei sintomi, serve la prescrizione del medico di famiglia o del pediatra. L'importante è che nella ricetta dematerializzata venga indicato il codice specifico, 5G1, che attiva l'esenzione per ragioni di salute pubblica. In altre parole, non si paga il ticket.

I CASI
In assenza di un reale rischio di diffusione del coronavirus, poi, i medici di famiglia e i pediatri possono comunque prescrivere il tampone per il Covid-19. In queste situazioni, però, non è contemplato alcun codice per l'esenzione. Di conseguenza si può fare il test nel pubblico a fronte del pagamento del ticket, pari a una cinquantina di euro. Un discorso a parte va fatto per i pazienti che entrano in ospedale per un ricovero o per un intervento. In questo caso il tampone viene eseguito in automatico dall'Usl, sempre in modo gratuito, per scongiurare il rischio che possa esplodere un focolaio proprio all'interno dei reparti. Nelle ultime settimane è diventata una forma di screening, pur indiretto, tra la popolazione che necessita di cure mediche. Sono poi gratuiti anche i tamponi eseguiti sul personale sanitario, tra medici, infermieri, operatori. Stesso discorso per i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e i farmacisti. Chi lavora nei reparti considerati più a rischio per quanto riguarda il coronavirus, a partire da malattie infettive, medicina, pneumologia, geriatria, viene sottoposto a tampone ogni dieci giorni. Per tutti gli altri reparti la cadenza prevista è di venti giorni. Così come per gli ospiti e per il personale delle case di riposo.
LE ANALISI

Adesso, però, la situazione sta cambiando. Gli ospedali della Marca non contano più nessun paziente ricoverato positivo al coronavirus. E nei giorni scorsi era rimasto positivo un solo anziano tra le 54 case di riposo del trevigiano. L'unità di microbiologia di Treviso lavora senza sosta. Qui vengono processati 2mila tamponi al giorno. Con la nuova macchina, da poco entrata in funzione, si potrà salire a 3mila al giorno. E grazie al sistema pool, che consente di analizzare più provette in un colpo solo, a regime i laboratori del Ca' Foncello potranno arrivare a eseguire fino a 5mila tamponi al giorno. Si tratta di una quota fondamentale per prepararsi al meglio in vista di un'eventuale seconda ondata di coronavirus tra l'autunno e l'inverno. A breve, inoltre, verrà attivata una nuova macchina in grado di evidenziare le infezioni causate sia dal Covid-19 che quelle legate agli altri virus responsabili della normale influenza stagionale.
M. Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino