IL PROVVEDIMENTO ROMA Il governo promette una pioggia di liquidità di altri

IL PROVVEDIMENTO ROMA Il governo promette una pioggia di liquidità di altri
IL PROVVEDIMENTOROMA Il governo promette una pioggia di liquidità di altri 400 miliardi sulle imprese, che si aggiungono ai 350 miliardi del decreto di marzo. Duecento miliardi...

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IL PROVVEDIMENTO
ROMA Il governo promette una pioggia di liquidità di altri 400 miliardi sulle imprese, che si aggiungono ai 350 miliardi del decreto di marzo. Duecento miliardi sono rivolti al mercato interno. Altri 200 miliardi, e questa è la novità, saranno impegnati per l'export. Il meccanismo resta quello delle garanzie pubbliche sui prestiti che saranno erogati dal sistema bancario. Per ogni euro coperto dallo Stato, gli istituti nel dovrebbero stanziare 20. La garanzia non sarà piena, o meglio non lo sarà per tutti. Il 100% di copertura ci sarà per le partite Iva, per gli artigiani, per quelle micro imprese messe in ginocchio dalla crisi. Per loro arriva un prestito immediato di 25 mila euro senza nessuna valutazione del merito creditizio da parte delle banche. Le somme andranno restituite in 6 anni con un preammortamento di 24 mesi. La prima rata, dunque, ci sarà ad aprile del 2022. Per le medie imprese, quelle fino a 500 dipendenti, i finanziamenti potranno arrivare fino a 5 milioni con copertura pubblica al 90%. Fino a 800 mila euro si potrà arrivare al 100% grazie alle controgaranzie dei Confidi. Ma le banche dovranno comunque valutare il merito creditizio. Per le imprese più grandi sarà la Sace, la società pubblica controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, a garantire i prestiti. La copertura dello Stato dipenderà dal fatturato. Fino a 1,5 miliardi la garanzia sarà del 90%. Da 1,5 a 5 miliadi dell'80% e oltre i 5 miliardi del 70%. I prestiti potranno arrivare al 25% del fatturato o potranno essere pari al doppio del costo del personale. Chi li riceve per un anno non potrà distribuire dividendi.

Nel decreto ci sono altri due capitoli. Il rafforzamento dei poteri speciali del governo per proteggere le imprese strategiche. Lo scudo sarà allargato a molti settori: dall'energia all'alimentare, dalle banche alle assicurazioni. C'è poi il capitolo fiscale. I versamenti di tasse e contributi di aprile e maggio saranno rinviati al 30 giugno per le imprese con un fatturato fino a 50 milioni di euro che hanno perso almeno il 33% dei loro ricavi, e alle imprese con oltre 50 milioni di fatturato che hanno perso la metà dei ricavi. Il versamento delle tasse di aprile e maggio potrà avvenire in un'unica soluzione o in cinque rate. Nel prossimo provvedimento, ha invece anticipato il ministro del lavoro Catalfo, ci sarà un allargamento della Cig a colf e badanti.

Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino