IL PROVVEDIMENTO PORDENONE Non solo il nodo delle mascherine. L'ordinanza firmata

IL PROVVEDIMENTO PORDENONE Non solo il nodo delle mascherine. L'ordinanza firmata
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IL PROVVEDIMENTO
PORDENONE Non solo il nodo delle mascherine. L'ordinanza firmata ieri da Massimiliano Fedriga, che scadrà il 30 giugno, ha consentito la ripartenza - a partire da oggi - della maggior parte delle attività ancora al palo, ad eccezione delle discoteche e dello sport amatoriale di squadra, per le quali mancano ancora le linee guida. Per il resto il via libera è generalizzato: riaprono cinema, spettacoli e teatri, sagre e fiere, rifugi alpini, centri benessere e spa, parchi a tema, centri estivi e circoli culturali. Possono tornare al lavoro guide turistiche e alpine, oltre agli informatori del farmaco. È di nuovo possibile il noleggio di veicoli o di attrezzature, si possono organizzare corsi di formazione professionale.

LE LINEE GUIDA
Tutti i settori che ripartono, devono farlo seguendo le linee guida varate dalla Conferenza delle Regioni. Si parte con cinema e teatri. Al chiuso la capienza massima sarà di 200 persone; mille all'aperto. Varrà la distanza di un metro tra gli spettatori (se non conviventi) e di due metri tra artisti e pubblico per gli spettacoli dal vivo.
Nei centri benessere all'aperto le attrezzature (sedie a sdraio e lettini) devono essere distanti un metro e mezzo l'una dall'altra e le persone un metro. Nei solarium, ogni ombrellone dovrà avere a disposizione 10 metri quadri di spazio. Nelle piscine termali si dovranno calcolare sette metri quadrati di superficie di acqua a persona. Qualora non sia consentita l'attività natatoria, è sufficiente calcolare un indice di quattro metri quadri a persona. Le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona dovranno essere utilizzate da un solo bagnante, a patto che non si tratti di conviventi. nei centri benessere al chiuso, la distanza tra le persone dovrà essere di due metri. Saune e bagni turchi restano vietati, a meno che non si tratti di impianti personali associati alle camere degli hotel.
Per sagre e fiere, la prescrizione di base è quella del metro di distanza tra le persone, mentre il contingentamento degli ingressi - inserito nelle prime linee guida pubblicate - diventa solo facoltativo. Per le attività di ristorazione interne a tali eventi, valgono le regole applicate a bar e ristoranti.
Anche nei parchi a tema (ad esempio allo zoo di Lignano) bisognerà rispettare la distanza di un metro tra le persone. Qualora venga praticata attività fisica (ad esempio nei parchi avventura) la distanza aumenterà a due metri.
Riaprono i rifugi alpini: niente servizio al banco, accessi regolamentati secondo la capienza e distanza di un metro tra le persone. All'esterno devono essere allestite delle zone sicure per il pranzo al sacco. Lenzuola monouso nelle camere.
Per i circoli ricreativi e culturali vale la regola del metro (due nel caso si pratichi attività fisica) e si deve privilegiare un'organizzazione che preveda piccoli gruppi. Le stesse regole valgono per la formazione professionale. Gli informatori del farmaco dovranno evitare l'uso promiscuo di oggetti. Le guide turistiche e alpine avranno il divieto di scambio di cibo e bevande, ma anche di attrezzature e vestiti. In quota (per le guide alpine) la distanza con i gruppi dovrà essere di due metri.
Il noleggio di veicoli e attrezzature avverrà solo su prenotazione. I mezzi dovranno essere sanificati dopo ogni utilizzo.
Per quanto riguarda i centri estivi per minori, valgono le linee guida regionali, già illustrate in fase di presentazione del progetto dall'assessore Alessia Rosolen nel corso dell'ultimo consiglio regionale.

Tutte le linee guida sono in ogni caso scaricabili dal sito internet della Regione.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino