Il protocollo in altri 12 Comuni

Il protocollo in altri 12 Comuni
(e.f.) Sale il numero di sentinelle chiamate a segnalare situazioni di degrado e insicurezza registrate nel proprio quartiere. Finora 13 Comuni padovani hanno scelto di affidarsi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(e.f.) Sale il numero di sentinelle chiamate a segnalare situazioni di degrado e insicurezza registrate nel proprio quartiere. Finora 13 Comuni padovani hanno scelto di affidarsi al controllo di vicinato. I sindaci di Casalserugo, Tombolo, Galliera Veneta e Carmignano di Brenta hanno sottoscritto il protocollo d'intesa in prefettura il 19 febbraio scorso. Un bisogno di sicurezza che va a sommarsi ai protocolli già firmati nel giugno 2018 dai Comuni di Padova, Agna, Cadoneghe, Noventa Padovana, Piazzola sul Brenta e a settembre 2017 da Cittadella, Albignasego, Montegrotto e Selvazzano. Complessivamente sono coinvolte oltre duemila sentinelle. Il controllo di vicinato si basa su attività di osservazione nella propria zona di residenza. Le segnalazioni possono riguardare situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici. Le segnalazioni vengono fatte su una chat di WhatsApp. Ogni gruppo ha un coordinatore, con il compito di riferire tempestivamente le segnalazioni delle forze dell'ordine che valuteranno i fatti e decideranno il da farsi. Dunque non si tratta né di ronde né di attività di pattugliamento del territorio. E' vietata infatti qualsiasi iniziativa personale o collettiva. L'accordo definisce un modello organizzativo che intende promuovere una cittadinanza attiva per il miglioramento della sicurezza diffusa.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino