IL PROGRAMMA TREVISO Non più di 34 ricoveri al giorno. È questo il

IL PROGRAMMA TREVISO Non più di 34 ricoveri al giorno. È questo il
IL PROGRAMMATREVISO Non più di 34 ricoveri al giorno. È questo il tetto fissato per il pronto soccorso di Treviso. L'Usl della Marca ha definito criteri precisi per evitare...

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IL PROGRAMMA
TREVISO Non più di 34 ricoveri al giorno. È questo il tetto fissato per il pronto soccorso di Treviso. L'Usl della Marca ha definito criteri precisi per evitare situazioni di sovraffollamento nei reparti del Ca' Foncello, garantendo sempre il distanziamento tra i letti, come prevedono le misure di sicurezza contro la diffusione del coronavirus. Il limite riguarda solo i ricoveri urgenti dal pronto soccorso. Qualche esempio? In Cardiologia potranno essere ricoverati due pazienti al giorno. In Geriatria sei. In Medicina 1 e 2 fino a 14. In Gastroenterologia uno. In Pneumologia due e in Medicina d'Urgenza quattro. In Oncologia, infine, uno ogni due giorni. Il programma di distribuzione dei ricoveri coinvolge parzialmente i reparti di Pneumologia e Medicina d'Urgenza. Qui le cose potrebbero cambiare in base all'evoluzione dell'epidemia da coronavirus. Per la stessa ragione l'unità di Malattie infettive è stata tenuta direttamente fuori dal progetto. «Questa modalità di ricovero spiegano dall'azienda sanitaria premia le unità più efficienti, incentivando le dimissioni rapide e garantendo la disponibilità di posti letto per l'attività programmata».

GLI OBIETTIVI
Ogni reparto, in sostanza, sa quanti posti letto è chiamato a garantire nelle 24 ore, dalle 8 alle 8 del giorno successivo. È questo il vantaggio contro il rischio di sovraffollamento nell'area medica. «Quest'ultimo è un problema comune in tutti gli ospedali, ma è particolarmente sentito al Ca' Foncello rivelano dall'Usl sia per l'incremento progressivo della popolazione anziana con problematiche cliniche complesse, sia per il ruolo di ospedale hub (di riferimento, ndr) svolto secondo la programmazione regionale». Va specificato che nessun paziente rischia di non trovare un letto disponibile nei vari reparti in caso di necessità. Il sistema organizzativo è stato pensato per ottimizzare la gestione. Se emergeranno dei problemi, verranno affrontati in modo diretto. «Qualora il numero dei posti letto disponibile non sia sufficiente rispetto al fabbisogno di posti letto per la giornata specificano dall'Usl il pronto soccorso assegnerà i ricoveri in eccesso proporzionalmente rispetto al Trend (il programma di distribuzione dei ricoveri, ndr) e contemporaneamente segnalerà le criticità alla direzione medica».
I TEST

In tutto ciò l'attenzione verso il coronavirus resta ovviamente massima. La settimana scorsa attraverso gli screening periodici eseguiti sul personale è emersa la positività di due operatori del reparto di Medicina d'Urgenza del Ca' Foncello. Sono stati subito messi in isolamento domiciliare. Ed è immediatamente scattato un nuovo giro di controlli sul resto del personale. «Sono risultati tutti negativi», assicurano dall'ospedale. Nessun focolaio, quindi. Ormai la task force dei tamponi dell'Usl è arrivata a eseguire complessivamente quasi 4mila test al giorno. E a breve potrebbero aumentare ulteriormente. L'azienda sanitaria punta infatti ad allestire una guardia medica speciale nel contesto del padiglione di Malattie infettive per eseguire i tamponi per il coronavirus anche di notte. L'idea è di affidarla dei medici di guardia medica, supportati da alcuni infermieri. «Proporremo ai medici di famiglia l'ipotesi di inserire un medico, assieme ai nostri infermieri, in un unico punto protetto dice Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl se accettano, saremo ben contenti. Altrimenti procederemo con il nostro personale».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino