IL PROGETTO TREVISO Un bando per agevolare l'ingresso in città di nuove

IL PROGETTO TREVISO Un bando per agevolare l'ingresso in città di nuove
IL PROGETTOTREVISO Un bando per agevolare l'ingresso in città di nuove iniziative commerciali, preferibilmente utilizzando locali attualmente sfitti. Si parte da un budget di...

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IL PROGETTO
TREVISO Un bando per agevolare l'ingresso in città di nuove iniziative commerciali, preferibilmente utilizzando locali attualmente sfitti. Si parte da un budget di circa 80mila euro, che verranno distribuiti come contributo per pagare l'affitto o per avviare l'attività. Ma serviranno anche come garanzia della bontà del progetto, base quantomai necessaria per poi andare a bussare in banca in cerca del fido giusto.

LA COLLABORAZIONE
La giunta sta ormai predisponendo gli ultimi dettagli: sarà questo bando uno dei mezzi principali per aiutare il commercio non solo nel centro storico, ma anche nei quartieri. Il regista di tutta questa operazione è il vicesindaco Andrea De Checchi che da mesi sta tessendo rapporti con associazioni, categorie e ha ridato vita ai tavoli di Urbecom: «Il progetto di questo bando, per certi versi innovativo - spiega De Checchi - verrà portato in discussione proprio ai tavoli di Urbecom e saranno ben accetti suggerimenti da parte di tutti, associazioni di categoria e associazioni spontanee. La nostra idea è di realizzarlo nel giro di qualche mese e di iniziare con l'erogazione del contributo per la fine dell'estate. Il budget di partenza sarà di 70-80mila euro, già individuati all'interno del bilancio, e serviranno per la fase sperimentale. Poi, a seconda del gradimento e della risposta che riceveremo, vedremo di integrarla».
GLI OBIETTIVI
Il bando ha una missione: incentivare l'apertura di nuove attività commerciali dentro le mura e nei quartieri. Si parla soprattutto di negozi di prossimità, quindi attività che possono offrire prodotti e servizi non assimilabili alla grande distribuzione: «Quella del negozio di prossimità - osserva De Checchi - è la tipologia che meglio si sposa con la nostra città. Quindi la vogliamo incentivare». Il secondo obiettivo è portare le nuove attività dentro quei locali sfitti e chiusi da tempo. Forse è la parte più complicata perché, oltre al contributo, è fondamentale trovare un accordo con l'associazione dei proprietari di immobili puntando quindi a degli affitti calmierati. L'amministrazione comunale conta molto sull'effetto positivo del bando da una parte e sugli accordi con le associazioni dall'altra. In questo modo la garanzia di incassare affitti, piuttosto che tenere i locali vuoti e improduttivi, potrebbe spingere i privati a cedere sul fronte delle locazioni agevolate. «Il bando potrà essere modellato in molti modi, che stiamo studiando - spiega De Checchi - vogliamo uno strumento che aiuti i giovani che hanno un'idea da realizzare ma anche chi ha bisogno di rientrare nel mercato del lavoro. Avrà quindi anche una funzione sociale. Intervenire sugli sgravi fiscali è molto complicato e, con leggi attuali, lo si può fare praticamente solo per aspetti marginali. Lo strumento del bando ci consente invece di dare un contributo in base al progetto presentato. E può essere molto più utile».
IL FUTURO

«La nostra visione è molto chiara - conclude il sindaco Mario Conte - intendiamo spingere l'apertura di nuove attività dentro le mura e nei quartieri, puntando soprattutto ad attività commerciali di qualità e utili alla cittadinanza. E questo si sposa con il piano di rilancio turistico-culturale che stiamo approntando. Da un lato avremo più attività commerciali, dall'altro più gente in arrivo in città. Inoltre, come dimostra l'arrivo del marchio di occhiali tedesco Fielmann in piazzetta Aldo Moro, ci fa piacere constatare che Treviso sia ancora attrattiva per le grandi case, che contribuiscono a rivitalizzare fette importanti del nostro centro storico».
Paolo Calia
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Il Gazzettino