IL PROGETTO PADOVA Un parco da 91 mila metri quadrati ci attende nel cuore della

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IL PROGETTOPADOVA Un parco da 91 mila metri quadrati ci attende nel cuore della città. Sarà il nostro Central park. E potrà aiutare anche quei bambini della Pediatria che con...

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IL PROGETTO
PADOVA Un parco da 91 mila metri quadrati ci attende nel cuore della città. Sarà il nostro Central park. E potrà aiutare anche quei bambini della Pediatria che con il permesso dei medici potranno uscire per qualche minuto dall'ospedale e sedersi su una panchina con le loro madri.

Lo si capisce aprendo la Bibbia del nuovo ospedale, ovvero la Variante ai piani urbanistici che dice cosa andrà a Padova est e cosa in centro città. La variante è il documento che farà da architrave alla firma dell'Accordo di programma fra gli enti partecipanti, Regione, Comune, Provincia, Iov, Azienda ospedaliera, Università. Ora è su padovanet per le osservazioni, anche se per saperne l'esistenza bisogna andare sull'Albo pretorio della Provincia.
IL VERDE
Lo spunto più interessante è la visione di quello che potrebbe essere un vuoto urbano quando spariranno tutte le cliniche e resteranno solo tre edifici, la nuova Pediatria da 8 piani e altri due collegati: le nuove Ginecologia e Ostetricia, palazzine di 5 piani. Insieme al pronto soccorso pediatrico formeranno l'ospedale della mamma e del bambino. Inserito in un parco organizzato al punto da poter passeggiare sopra le Mura. Sono i 22.722 metri quadrati al posto della vecchia pediatria. Altri 21.669 al parcheggio-parco, 6.200 sopra il bastione Cornaro e 12.000 del Guasto, cioè il terrapieno esterno.
Anche dall'altra parte del complesso, con l'abbattimento del monoblocco si creerà un parcheggio sotterraneo e sopra un giardino da 23.800 metri. E nella parte della centrale termica dove oggi si trova la radioterapia sarà tutto azzerato, con l'area pensata come collegamento con il parco Treves. Altri 6.900 metri. I tecnici pensano a una nuova visuale del sistema murario con percorsi alberati e una passeggiata di circuito, insomma un riallaccio delle relazioni visive che si estende fino a Pontecorvo. Uno schema che sarà ripetuto anche accanto al nuovo ospedale della mamma e del bambino dove si punta al ripristino delle relazioni visive e della riconoscibilità della cinta muraria auspicando che si curi al massimo la loro percezione. Che sarà favorita dall'abbattimento dell'attuale pediatria il cui edificio risulta però ancora vincolato dalla Regione.
PADOVA EST
É per ottenerequesto, insieme a un moderno policlinico, che Giordani ha acconsentito alla cessione dei terreni comunali a Padova est per l'altro polo del nuovo ospedale. L'Accordo di programma farà da variante urbanistica al Pati (Piano di assetto territoriale intercomunale) anche per questa zona. Così sarà tolta la destinazione a zona ospedaliera ai terreni di Padova ovest per metterla a Padova est, dopo aver eliminato quella attuale che la vede a uso commerciale. É interessante notare che l'area, destinata a grandi strutture di vendita, resterà come quantificazione, perchè è stabilita dal Pati. Dunque sarà il consiglio comunale a pianificare la sua nuova collocazione.

Sempre spulciando fra i documenti, questa volta della Vas, ovvero il rapporto ambientale, si incontra il Piano di assetto idrogeologico che non segnala pericolo di allagamenti. Ma consiglia di porre gli edifici su un podio di 12,30 metri di altezza sul livello del mare. La corona esterna di 25 ettari dovrebbe ospitare un invaso profondo 50 centimetri per contenere le piene. Anche l'Arco di Giano dovrebbe essere a 11,3 metri sopra il livello mare e il raccordo via Einaudi corso Irlanda a 13. Infine il parcheggio principale. Non sarà su aree cedute all'Azienda ospedaliera. Almeno il Comune ci guadagnerà.
Mauro Giacon
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Il Gazzettino