IL PROGETTO PADOVA Si potrà tirare un sospiro di sollievo e iniziare a sperare

IL PROGETTO PADOVA Si potrà tirare un sospiro di sollievo e iniziare a sperare
IL PROGETTOPADOVA Si potrà tirare un sospiro di sollievo e iniziare a sperare solo quando arriverà la tanto attesa risposta all'interpello inviato dalla Fondazione Cassa di...

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IL PROGETTO
PADOVA Si potrà tirare un sospiro di sollievo e iniziare a sperare solo quando arriverà la tanto attesa risposta all'interpello inviato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all'Agenzia delle Entrate. La domanda è se si possa utilizzare l'Art Bonus, vale a dire la detrazione fiscale del 65 per cento sugli investimenti nella cultura, per progettare e costruire l'auditorium del quale in città si dibatte da decenni. La sede è stata decisa: Palazzo Foscarini in piazza Eremitani, ex sede della esattoria della Cassa di Risparmio. A fianco dell'auditorium dovrebbe finalmente trovare una sede degna e dignitosa il Conservatorio Pollini, oggi al limite della decenza fra compressione degli spazi e strutture fatiscenti.

L'ATTESA
«Fino a che dal Ministero non arriverà questo parere - afferma l'assessore alla cultura Andrea Colasio - il progetto è bloccato. La risposta doveva pervenire per la primavera, ma a questo punto speriamo nella fine dell'anno. Le condizioni per costruire la Casa della Musica ci sono, ma fino a che non incassiamo questo sì, tutta l'operazione resta sub iudice». L'Opv, intanto, lancia un appello perchè, con l'auditorium Pollini al limite della capienza per la nuova stagione concertistica, si pensi già a una programmazione culturale lungimirante, pronta ad affrontare i cambiamenti e la crescita di spazi che nel giro di pochi anni cambieranno il volto della città. «Sia per quanto riguarda la Casa della Musica, sia per il Castello Carrarese stiamo parlando di almeno quattro-cinque anni di tempo: è vero che la città cambierà connotazione grazie alle nuove strutture in cantiere e personalmente sto già pensando alla creazione di Fondazioni ad hoc per garantire una gestione autonoma e produttiva, collegata a società del non profit». Quel che è certo, per Colasio, è che si dovrà trattare anche di modelli di gestione flessibili, capaci di sfruttare al massimo le potenzialità dei luoghi.
IL FUTURO
Nell'operazione Casa della Musica sono coinvolti in primis, oltre alla Fondazione Cariparo, il Comune e Intesa San Paolo. Sarà proprio la Fondazione a sborsare i 14,4 milioni di euro al Comune per acquistare il palazzo di proprietà dell'istituto bancario. A sua volta Intesa San Paolo investirà 18 milioni per l'adattamento, compreso il progetto. L'erogazione dell'Art Bonus interessa soprattutto quest'ultima. La Fondazione, invece, in un certo senso ha messo da parte i quattrini corrispondenti alla stima depositata il 4 aprile scorso, un tesoretto che risale ancora all'ipotesi dell'auditorium a piazzale Boschetti.

Il progetto Carli-Moschino prevede una cupola a forma di mandolino rovesciato nella ex sala delle contrattazioni. L'obiettivo, mettendo in sinergia Il Conservatorio Pollini e la sua sala della musica con una capienza di 550 posti, con una nuova moderna sala concerti da 1044 posti portabili a 1.100, è regalare finalmente alla città un polo della musica all'interno di un'isola culturale che comprende anche la Cappella degli Scrovegni, il Museo e la Chiesa degli Eremitani, il centro culturale San Gaetano. Volendo, ci sono da aggiungere il cinema Altino, l'Arena Romana e Palazzo Zuckermann. «Un progetto al quale sto lavorando da tempo», ha affermato qualche tempo fa Colasio. Per quanto riguarda il San Gaetano un importante passo avanti è stato fatto con la recente ristrutturazione che consentirà, nei prossimi mesi, di donargli una più netta connotazione come luogo delle grandi mostre: si parte da Belzoni per arrivare a Van Gogh di Marco Goldin.
M.G.B.
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Il Gazzettino