Il progetto di Giulio De Vita «In città la casa del fumetto»

Il progetto di Giulio De Vita «In città la casa del fumetto»
La casa del fumetto a villa Galvani, il fumettista pordenonese Giulio...

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La casa del fumetto a villa Galvani, il fumettista pordenonese Giulio De Vita prova a scongelare un'idea nata già nel 2010, negli ultimi giorni dell'amministrazione Bolzonello. E il progetto che ieri ha presentanto ufficialmente al sindaco Alessandro Ciriani e all'assessore Pietro Tropeano, parla di una trasformazione da 365 giorni l'anno. Il concetto alla base dell'idea è semplice: fare di villa Galvani il cosiddetto Paff (il palazzo dell'arte fumetto Friuli), provando a creare un polo d'attrazione in grado di calamitare turisti a Pordenone, magari legati ad altre manifestazioni culturali e artistiche che si svolgono nel vicino Veneto. Far nascere un luogo destinato al fumetto (e Pordenone in questo senso di tradizione ne ha) e allo stesso tempo dare una nuova veste alla villa che fa da cornice al parco. «Di mattina di svolgerebbero corsi professionali - spiega De Vita - e gli allievi apprenderebbero producendo, con progetti in sinergia con istituzioni private e pubbliche ed enti locali, nazionali e internazionali per progetti di divulgazione, sensibilizzazione, istruzione attraverso il fumetto. Di pomeriggio, invece, spazio ai corsi ludico-didattici per i più piccoli». Ma c'è di più. «Il progetto - va avanti il fumettista - prevederebbe anche l'istituzione della casa editrice Paff, che sarebbe no profit e a sostegno dell'itero piano di rivalutazione della villa». Poi le esposizioni. «Quelle di respiro internazionale si svolgerebbero nell'area nuova, più di richiamo per il grande pubblico (formazione e lavoro per curatori, allestitori, intermediatori culturali ecc); si tratterebbe di esposizioni non esclusivamente di grandi artisti del fumetto, ma aperte agli infiniti collegamenti con pittura, cinema, illustrazione, moda, design. Le esposizioni più di nicchia, invece, si potrebbero tenere nella parte antica della villa». Spazio anche per altre attività, come ad esempio per uno snack-bar. Poi si pensa agli incontri, da tenersi nella sala congressi: «Presentazioni, dibattiti, proiezioni - prosegue De Vita -, non esclusivamente legati al fumetto ma aperte agli infiniti collegamenti con altre forme artistiche. Sarebbe prevista anche un'area archivio-museo, ovviamente da dedicare al fumetto». Infine le visite guidate destinate alle scuole. La palla ora è in mano all'amministrazione comunale.

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Il Gazzettino