IL PROGETTISTA PADOVA É il numero uno dei progettisti in tema di ospedali.

IL PROGETTISTA PADOVA É il numero uno dei progettisti in tema di ospedali.
IL PROGETTISTAPADOVA É il numero uno dei progettisti in tema di ospedali. Maurizio Striolo, 64 anni, dello studio Striolo Fochesato & partners, ha piantato bandierine in tutta la...

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IL PROGETTISTA
PADOVA É il numero uno dei progettisti in tema di ospedali. Maurizio Striolo, 64 anni, dello studio Striolo Fochesato & partners, ha piantato bandierine in tutta la provincia e non solo, vincendo i progetti per il nuovo ospedale di Monselice ed Este (128 milioni di euro l'importo) poi della nuova piastra di servizi dell'ospedale di Cittadella (25 milioni) della nuova psichiatria dell'ospedale Sant'Antonio (8milioni).

PEDIATRIA
Ma brilla anche in città dove ha vinto la sistemazione del centro immunotrasfusionale e di Anatomia patologica (al Giustinaneo). E soprattutto la gara per la progettazione della nuova attesissima Pediatria (con Proger e Tifs) nella quale la Regione ha messo complessivamente una cinquantina di milioni. Mentre di recente ha realizzato per la Giunta un primo studio di fattibilità per l'ospedale in centro.
I tempi di Pediatria? «Se tutto va bene tra approvazioni commissioni e bandi, un anno di progettazione e tre anni per i lavori». Ovviamente il Comitato Mura ha già fatto i suoi rilievi: Sarà un parallelepipedo di 55 mila metri cubi, con una base di 72 per 25 metri e un'altezza di oltre 30 metri, a soli 16 metri dal baluardo e 26 dalle cinta muraria ha scritto agli attori istituzionali. Ed è già stato aperto un tavolo di confronto.
CORTINA
Ma la novità di ieri è che la commissione tecnica regionale ha approvato il progetto del nuovo ospedale Codivilla. Operazione che vale come se fosse stata data la concessione edilizia. Cosa c'entra con noi? La progettazione dell'opera e la direzione lavori sono state vinte ancora dallo studio di Striolo. L'opera vale 23 milioni di euro più altri 15 di un secondo edificio, il Putti che l'Inail vorrebbe ristrutturare.
«La cosa più importante è che si tratta della prima opera prevista nell'ambito dei mondiali di sci del 2021 e finanziata dalla Regione - commenta Striolo - tanto è vero che i lavori devono essere conclusi entro il novembre del 2020. Il Comune di Cortina ha corso veloce facendoci ottenere la deroga sull'altezza e la Regione addirittura anticipando i risultati della Commissione ha emanato venerdì scorso un bando che è in verità una prima ricognizione per sapere quante sono le società interessate ad eseguire i lavori e a curare la gestione, di nove anni più cinque, visto che le due cose sono state previste insieme».
«Si tratta di un ospedale veramente particolare - continua Striolo - avrà 86 posti letto, dei quali 40 di ortopedia e traumatologia 20 di medicina generale e 20 di recupero e riabilitazione funzionale. É molto importante la specializzazione sugli osteomielitici - continua Striolo - per la cura delle malattie settiche di ossa e tessuti. Ci sarà inoltre l'introduzione, indicata dalla V Commissione regionale, di sei posti letto per la cura di allergie gravi, la cosiddetta sensibilità clinica multipla. Saranno create due sale operatorie, per dividere gli interventi delle diverse patologie, traumatiche o infette».
I PROCESSI

In definitiva dunque che cosa bisogna fare per avere un ospedale d'avanguardia? «Lavorare sul moderno o sull'antico non cambia. L'importante è capire quelli che si chiamano processi cioè come si organizzano le funzioni. Per esempio a Padova saranno divise in scientifiche e mediche. É importante cucire su misura il reparto. Certo che se, come è capitato a Camposampiero, cambia il primario tre volte durante i lavori...»
M.G.
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Il Gazzettino