UDINE - È stato assegnato nelle scorse settimane a poesie tratte de La misura del Vicino e del Lontano, ultima raccolta lirica di Antonella Sbuelz, il primo premio internazionale...
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Dopo la giuria tecnica, presieduta da Umberto Piersanti, scrittore e docente presso l'Università di Urbino, è stata la giuria popolare a esprimere il proprio voto fra i cinque finalisti, assegnando all'autrice 20 voti su 44. La silloge poetica della Sbuelz, recentemente edita da Raffaelli con prefazione del poeta Davide Rondoni, rappresenta un ritratto in versi della terra friulano-giuliana, che si fa simbolo di ogni altra terra: vengono infatti rievocate le due guerre mondiali, l'emigrazione, le resistenze, la profuganza dopo Caporetto, lo spartiacque del terremoto del '76. E, ancora, le migrazioni di ieri e di oggi. Un libro dedicato a chi non ha un suo posto, nè vicino nè lontano. Come la precedente raccolta dell'autrice, Transitoria (cui sono stati assegnati, tra gli altri, il premio Colline di Torino, il Città di Forlì e l'Alda Merini) anche questa silloge fotografa dunque un'intera comunità, resuscitando microstorie di uomini e donne spesso dimenticati. Diversi gli appuntamenti autunnali con la raccolta poetica della Sbuelz, di cui è imminente anche l'uscita dell'ultimo romanzo, La fragilità del leone. Dopo Pordenonelegge, l'autrice sarà ospite il 5 ottobre della Biblioteca Joppi di Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino