Il prefetto: «Grave, subito un vertice»

Il prefetto: «Grave, subito un vertice»
L'INTERVISTATREVISO «Un episodio grave, certamente da non sottovalutare che poteva avere conseguenze drammatiche». Il prefetto Maria Rosaria Laganà non nasconde la sua...

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L'INTERVISTA
TREVISO «Un episodio grave, certamente da non sottovalutare che poteva avere conseguenze drammatiche». Il prefetto Maria Rosaria Laganà non nasconde la sua preoccupazione: l'inseguimento dell'auto di giostrai terminato con il tentativo di speronamento di una volante e l'uscita di strada dei fuggitivi, per un totale di cinque feriti di cui due gravi, alle porte del centro storico e in una delle zone più abitate della città, è un campanello d'allarme. E se ne parlerà in un tavolo sicurezza convocato domani in prefettura.

Prefetto Laganà, a Treviso episodi del genere non capitano spesso.
«Fortunatamente, ma quanto è accaduto è comunque molto grave. Però sottolineo una cosa: la rete dei controlli funziona. In quel quadrante c'erano una volante e una pattuglia dei carabinieri».
Cosa è successo esattamente?
«Una volante è intervenuta in zona Fonderia per verificare la segnalazione di un furto in corso. Rientrando ha intercettato i carabinieri che stavano inseguendo un'auto partita dalla zona di via Pisa e si è messa di rinforzo».
Il tentativo di furto e l'auto in fuga sono collegati tra loro?
«Non è ancora chiaro, forse sono due episodi distinti. Ma le indagini sono in corso».
L'inseguimento è proseguito fino a viale Luzzatti.
«Sì, a una velocità sostenuta: oltre 100 chilometri orari. Mi dispiace per i ragazzi delle volanti, hanno fatto un ottimo lavoro ma hanno rischiato di farsi veramente male. E fortunatamente a quell'ora non c'era traffico. Anche gli occupanti dell'auto in fuga sono rimasti feriti, due in condizioni serie. Ma diciamo che è andata bene: poteva essere un inseguimento dalle conseguenze drammatiche».
Resta un episodio grave.
«Grave, ma isolato. Purtroppo è praticamente impossibile arrivare ad azzerare certi fatti. Qualcosa può sempre accadere. I fuggitivi fanno parte di una famiglia nota alle forze dell'ordine, hanno tutti precedenti per reati specifici».
Sta aumentando la violenza di queste bande?
«Questo è stato un episodio violento, certamente. Ma i segnali non ci portano in questa direzione. Siamo consapevoli però che stiamo entrando in un periodo, quello autunnale, dove reati come i furti sono statisticamente portati ad aumentare. E siamo pronti ad affrontare il fenomeno».
Questa banda però si è rivelata particolarmente spregiudicata.
«È vero. E bisogna ancora una volta sottolineare quanto fatto dagli agenti delle volanti e dai carabinieri che hanno partecipato all'inseguimento».
Un caso de l genere però alza i livello di allarme.
«La nostra attenzione è sempre alta e il territorio ben presidiato. Le volanti e le pattuglie dei carabinieri sono intervenute subito: anzi erano esattamente dove dovevano essere. E questo ci conforta».
Prenderete altri provvedimenti per aumentare i controlli?

«Valuteremo. Lunedì (domani ndr) è in programma un tavolo per la sicurezza: lo avevamo fissato da tempo, ma sicuramente si parlerà di quanto accaduto venerdì notte».
Paolo Calia
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Il Gazzettino