L'INTERVISTATREVISO «Un episodio grave, certamente da non sottovalutare che poteva avere conseguenze drammatiche». Il prefetto Maria Rosaria Laganà non nasconde la sua...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO «Un episodio grave, certamente da non sottovalutare che poteva avere conseguenze drammatiche». Il prefetto Maria Rosaria Laganà non nasconde la sua preoccupazione: l'inseguimento dell'auto di giostrai terminato con il tentativo di speronamento di una volante e l'uscita di strada dei fuggitivi, per un totale di cinque feriti di cui due gravi, alle porte del centro storico e in una delle zone più abitate della città, è un campanello d'allarme. E se ne parlerà in un tavolo sicurezza convocato domani in prefettura.
Prefetto Laganà, a Treviso episodi del genere non capitano spesso.
«Fortunatamente, ma quanto è accaduto è comunque molto grave. Però sottolineo una cosa: la rete dei controlli funziona. In quel quadrante c'erano una volante e una pattuglia dei carabinieri».
Cosa è successo esattamente?
«Una volante è intervenuta in zona Fonderia per verificare la segnalazione di un furto in corso. Rientrando ha intercettato i carabinieri che stavano inseguendo un'auto partita dalla zona di via Pisa e si è messa di rinforzo».
Il tentativo di furto e l'auto in fuga sono collegati tra loro?
«Non è ancora chiaro, forse sono due episodi distinti. Ma le indagini sono in corso».
L'inseguimento è proseguito fino a viale Luzzatti.
«Sì, a una velocità sostenuta: oltre 100 chilometri orari. Mi dispiace per i ragazzi delle volanti, hanno fatto un ottimo lavoro ma hanno rischiato di farsi veramente male. E fortunatamente a quell'ora non c'era traffico. Anche gli occupanti dell'auto in fuga sono rimasti feriti, due in condizioni serie. Ma diciamo che è andata bene: poteva essere un inseguimento dalle conseguenze drammatiche».
Resta un episodio grave.
«Grave, ma isolato. Purtroppo è praticamente impossibile arrivare ad azzerare certi fatti. Qualcosa può sempre accadere. I fuggitivi fanno parte di una famiglia nota alle forze dell'ordine, hanno tutti precedenti per reati specifici».
Sta aumentando la violenza di queste bande?
«Questo è stato un episodio violento, certamente. Ma i segnali non ci portano in questa direzione. Siamo consapevoli però che stiamo entrando in un periodo, quello autunnale, dove reati come i furti sono statisticamente portati ad aumentare. E siamo pronti ad affrontare il fenomeno».
Questa banda però si è rivelata particolarmente spregiudicata.
«È vero. E bisogna ancora una volta sottolineare quanto fatto dagli agenti delle volanti e dai carabinieri che hanno partecipato all'inseguimento».
Un caso de l genere però alza i livello di allarme.
«La nostra attenzione è sempre alta e il territorio ben presidiato. Le volanti e le pattuglie dei carabinieri sono intervenute subito: anzi erano esattamente dove dovevano essere. E questo ci conforta».
Prenderete altri provvedimenti per aumentare i controlli?
«Valuteremo. Lunedì (domani ndr) è in programma un tavolo per la sicurezza: lo avevamo fissato da tempo, ma sicuramente si parlerà di quanto accaduto venerdì notte».
Paolo Calia
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino