VENEZIA - Posti letto in più non ce ne saranno, quelli che ci sono adesso sono più che sufficienti. Il nuovo cantiere nella ex base missilistica di Conetta porterà a lavori per...
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Gli arrivi, in questo momento, sono in una (breve) fase di stallo. Ma la situazione di Cona è in continua evoluzione, come spiega il prefetto di Venezia Carlo Boffi. «I migranti a fine giugno erano 1.400, poi con l'ultima gara bandita eravamo riusciti a far scendere il numero a meno di 1.200. Con i nuovi arrivi, però, il trend dello svuotamento si è interrotto e adesso abbiamo 1.339 ospiti all'interno della base». L'obiettivo dichiarato è ampliare lo spazio a disposizione del singolo migrante, che al momento è di 4,27 metri quadrati a persona, e aumentare per quanto possibile il livello di qualità delle condizioni di accoglienza. Il piano prevede lo spostamento di una delle tensostrutture da sud a nord, in vista delle temperature torride di agosto, una tettoia per coprire i cassonetti dei rifiuti, la rifinitura dell'area parcheggio, la realizzazione di scoli e tombini, la sistemazione dell'area prato, nuove tubature per le acque bianche.
Se Cona piange, però, Treviso e Bagnoli non ridono. «Non entro nel merito delle situazioni che affrontano quotidianamente i miei colleghi - aggiunge Boffi - ma è chiaro che siamo tutti in una condizione estremamente delicata».
Davide Tamiello
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Il Gazzettino