IL PERSONAGGIO ROMA Sembra che il premier Draghi al momento di far partire la

IL PERSONAGGIO ROMA Sembra che il premier Draghi al momento di far partire la
IL PERSONAGGIOROMA Sembra che il premier Draghi al momento di far partire la campagna per la vaccinazione in maniera più massiccia abbia pensato al modello americano, alla...

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IL PERSONAGGIO
ROMA Sembra che il premier Draghi al momento di far partire la campagna per la vaccinazione in maniera più massiccia abbia pensato al modello americano, alla logistica affidata interamente ai militari, così come avviene dall'altra parte dell'Oceano. E a quel punto, ragionando con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sia venuto fuori immediatamente il nome del generale Francesco Paolo Figliuolo, proprio per l'esperienza e la capacità nel settore. Ha ricoperto tantissimi incarichi, a cominciare da quello di Capo ufficio generale del capo di Stato Maggiore della Difesa, ma soprattutto, dal 7 novembre 2018, è Comandante Logistico dell'Esercito. Era anche in corsa per diventare capo di Stato maggiore dell'Esercito - ruolo in cui è stato nominato il generale Pietro Serino. E ora, Figliuolo, è il nuovo commissario straordinario per l'emergenza Covid.

LA FAMIGLIA
Nato l'11 luglio del 61 a Potenza, dove è cresciuto prima di entrare in Accademia militare, oggi il generale vive a Torino con la moglie Enza e ha due figli, Salvatore e Federico. Appassionato di lettura e sport, pratica nuoto e sci di cui è istruttore militare. Nonostante le origini lucane, tifa Juventus, e appena può torna sulle Alpi per sciare o fare roccia.
Chi lo conosce bene lo definisce un decisionista, pronto a lavorare senza tregua. È stato lui a pianificare l'impiego della Difesa per la somministrazione di massa. «La campagna delle vaccinazioni è una sfida fondamentale per il Paese e dobbiamo prepararci al massimo a lavorare nelle prossime settimane - aveva dichiarato poche ore prima della nomina il ministro Guerini - La Difesa è pronta a rimodulare, d'intesa con le autorità sanitarie, le attività dei drive through per concorrere alla campagna di vaccinazione». Quasi una anticipazione dell'entrata in scena, da lì a poco, di un militare di alto grado come il generale Figliuolo. E infatti, dai soldati mandati a presidiare le zone rosse a quelli in sostegno degli ospedali, dalla creazione dei 142 drive through attivati in tutta la Penisola per i tamponi, alla creazione della tendopoli alla Cecchignola, dove sono stati accolti i 55 cittadini italiani rientrati da Wuhan il 3 febbraio del 2020, tutto è passato per la gestione e l'organizzazione del neo commissario straordinario. Senza contare gli ospedali da campo per supportare il Servizio sanitario nazionale.
«Metterò tutto me stesso e tutto l'impegno possibile per fronteggiare questa pandemia - sono le poche parole di commento da parte del generale - Lavorerò per la nostra Patria e i nostri connazionali». Riguardo alla nomina - ha spiegato - «è stata un fulmine a ciel sereno. Per me una grande attestazione».
Figliuolo è laureato in Scienze politiche, in Scienze strategiche con relativo master di 2° livello presso l'università di Torino, e in Scienze internazionali e diplomatiche. Ha maturato esperienze e ricoperto molti incarichi nella Forza armata dell'Esercito, interforze e internazionale. Ufficiale di artiglieria da montagna, ha svolto le sue prime esperienze di comando nel Gruppo artiglieria Aosta di Saluzzo (CN), per diventarne comandante, nella sede di Fossano, negli anni 1999-2000, periodo nel quale ha condotto l'unità in missione in Kosovo, nell'enclave serba di Goradzevac (Pèc). È stato comandante del contingente nazionale in Afghanistan, nell'ambito dell'operazione Isaf e comandante delle Forze Nato in Kosovo (settembre 2014-agosto 2015). È stato poi insignito di numerose onorificenze.
GLI INCARICHI

Ha anche alternato ai precedenti periodi esperienze nel campo della formazione di base e avanzata degli ufficiali, della pianificazione operativa e dell'addestramento in ambito Nato, presso il Joint command south di Verona e, non ultimo, della logistica, ricoprendo le funzioni di Capo ufficio logistico del comando delle Truppe alpine e in seguito quelle di capo ufficio coordinamento del IV Reparto logistico dello Stato maggiore dell'Esercito. Come ogni militare che si rispetti, la sua preparazione nel settore è cominciata sin da quando era giovanissimo. Si viene addestrati alla pianificazione nell'eventualità che scoppi una guerra. Quella contro il Covid è altrettanto pericolosa, perché invisibile e silenziosa.
C. Man.
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Il Gazzettino