Il pd esulta: «Buoni segnali per tutta l'area montana»

Il pd esulta: «Buoni segnali per tutta l'area montana»
LA PRESA DI POSIZIONE BELLUNO Dopo le parole del ministro Boccia in commissione il partito democratico Bellunese esulta....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA PRESA DI POSIZIONE

BELLUNO Dopo le parole del ministro Boccia in commissione il partito democratico Bellunese esulta. «Questo provvedimento è quello che serviva alla montagna». Sulla legge quadro che avvia l'autonomia regionale ci sarà il vincolo dei fondi statali di investimento (come quelli del Mef e del Mit) alle aree in ritardo di investimenti pubblici e infrastrutture, in cui oggi c'è un livello di discrezionalità inutile da nascondere.
BUONA NOTIZIA
«Sono esattamente il principio e il provvedimento che servono a Belluno e all'intera area montana per recuperare strumenti di competitività». Ad affermarlo la segretaria del Partito democratico provinciale, Monica Lotto, dopo aver ascoltato l'audizione del ministro Francesco Boccia in Commissione per il federalismo fiscale alla Camera. «Abbiamo bisogno di strumenti normativi che consentano la piena attuazione dell'autonomia bellunese prevista dallo statuto regionale - spiega la segretaria - e mezzi economici certi e stabili nel tempo per garantire di recuperare i pesanti ritardi accumulati a causa di politiche regionali centraliste. La quota garantita per tutte le aree in ritardo di sviluppo' come l'ha definita il ministro Boccia, è indispensabile. Stiamo parlando di risorse statali, non regionali, e, come ha precisato il ministro, riguarda il Mezzogiorno ma anche aree del Nord. Negli ultimi 20 anni non è mai stata rispettata la quota per le aree con un gap di investimenti pubblici e infrastrutture».
POSSIBILITÀ DI SVILUPPO
«Non ci potrà essere sviluppo sostenibile, né coesione sociale - conclude Lotto - se non si lavorerà per una redistribuzione equa delle risorse che tenga conto delle differenze, prima ancora che dell'efficienza».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino