Il Pd: «Baretta contro Brugnaro»

Il Pd: «Baretta contro Brugnaro»
POLITICAMESTRE Bloccati dall'assedio del coronavirus, i vertici del Pd non hanno rinunciato a ufficializzare la candidatura del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta...

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POLITICA
MESTRE Bloccati dall'assedio del coronavirus, i vertici del Pd non hanno rinunciato a ufficializzare la candidatura del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta alla poltrona di sindaco di Venezia; e allo stesso tempo hanno proposto la capogruppo in Consiglio comunale, Monica Sambo, come capolista del Pd e come parte della futura Giunta che guiderà la città se Luigi Brugnaro e il centrodestra verranno sconfitti. Ieri si dovevano tenere sia la Direzione comunale dei Dem sia il tavolo della coalizione di centrosinistra ma, appunto, per le restrizioni imposte dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e del governatore del Veneto Luca Zaia, hanno deciso di sospendere le convocazioni.

CONSULTAZIONI TELEFONICHE
«Ci siamo comunque sentiti al telefono con le altre forze dell'alleanza e posso dire che i primi riscontri sono positivi» afferma il segretario comunale Giorgio Dodi: «Nei prossimi giorni ci consulteremo sul programma e per definire ogni particolare perché dobbiamo partire al più presto con la campagna elettorale».
Alla fine di un lungo e periglioso percorso, dopo i tentativi civici con la candidatura affondata del rettore Michele Bugliesi e quella abortita dell'imprenditrice Gabriella Chiellino, il Pd ha ripreso in mano le redini e ha avanzato la sua proposta: un tandem del Partito, con l'ex sindacalista della Cisl ed esperto di amministrazione e di governo, e l'avvocata, dipendente regionale, attiva nei movimenti giovanili che potrebbe diventare vicesindaco.
«Il Partito Democratico ritiene la sua disponibilità a impegnarsi direttamente un segnale importante e commisurato alla sfida contro l'attuale amministrazione di destra che decide e opera ignorando i bisogni del territorio veneziano e dei suoi abitanti - recita la nota del Pd -. Una amministrazione che in questi anni ha rifiutato il confronto con le istituzioni decentrate come le Municipalità ma anche con i cittadini, ritenendo che la somma degli interessi individuali di pochi corrispondesse all'interesse collettivo».
Ugo Bergamo, leader della civica Venezia è Tua che rappresenta il fronte moderato assieme a Più Europa, Italia in Comune e Italia Viva, valuta «positivamente la formalizzazione della candidatura di Pier Paolo Baretta, assumendosi una primaria responsabilità di coagulare un'area alternativa, non solo e non tanto all'amministrazione in carica caratterizzata dalla autoreferenzialità del sindaco Brugnaro, ma anche ad una aggregazione sovranista di cui un comune come Venezia non sente assolutamente il bisogno. Figura di rilevante autorevolezza, di vasta esperienza politica, gran conoscitore dei complessi problemi della città, Baretta possiede le doti per rappresentare una sintesi perfetta e attenta alle varie e molteplici sensibilità».
Dall'altro lato, anche la sinistra riunita ne Il nostro impegno per la città (Articolo 1, Verdi, Possibile, Sinistra italiana e Rifondazione) giudica Baretta «una figura qualificata e di valore, con la quale è indispensabile iniziare subito a confrontarsi per la costruzione dell'alternativa», e avverte che vuole incontrarlo di persona per capire se condivide i temi del programma presentato domenica mattina dal polo rosso-verde: «L'alleanza tra ambiente e lavoro, la relazione virtuosa tra qualità sociale e innovazione scientifica e culturale, la convergenza tra ecologia politica e diritti sociali e civili».
CONVERGENZA
Pure i socialisti sono favorevoli ad impegnarsi nella campagna elettorale per appoggiare Baretta: «Dovremo coinvolgere tutte le associazioni, il mondo del lavoro e la comunità tutta. Sempre avanti così, non mollare mai» afferma Gigi Giordani, segretario metropolitano di Venezia.

Azione Venezia di Calenda converge e accoglie positivamente anche «la volontà di affiancare a Baretta una figura da noi apprezzata come Monica Sambo, la quale avrebbe avuto il nostro pieno e sincero appoggio come candidata in seguito alla rinuncia di Bugliesi».
Elisio Trevisan
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Il Gazzettino