Il Pd all'attacco: «Il Piano casa è stato un fallimento»

PADOVA - (Al.Rod) Il piano strategico delle politiche della casa della Regione? Un vero fallimento. Va rivisto radicalmente". Ad andare all'attacco è il consigliere regionale del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - (Al.Rod) Il piano strategico delle politiche della casa della Regione? Un vero fallimento. Va rivisto radicalmente". Ad andare all'attacco è il consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia. «I numeri parlano chiaro, in due anni il piano messo in campo da palazzo Balbi ha prodotto solamente deficit- scandisce l'esponente democratico- mediamente le famiglie che vivono negli alloggi pubblici in Veneto pagano un affitto anno di 1.427 euro. A fronte di questo però, la gestione di ogni singolo appartamento costa 1.550 euro. Questo significa che ogni anno la giunta Zaia deve fare i conti con un deficit di circa 5,2 milioni di euro». «Come se non bastasse, la morosità media degli inquilini oscilla tra l'8% e il 10%» dice ancora il consigliere del Pd. Complessivamente gli alloggi pubblici presenti sul territorio regionale sono circa 40mila. Di questi 33mila 789 vengono gestiti dalle 7 Ater provinciali, 5mila 561 sono in capo ai Comuni e quel che resta è di proprietà di vari enti. «Anche il Piano delle alienazioni messo in campo dalla Regione ha avuto risultati che definire deludenti è eufemistico - va ancora all'attacco Sinigaglia - Gli appartamenti messi in vendita due anni fa sono infatti 18mila 918. Ad oggi quelli venduti sono appena 149. Si era calcolato di guadagnare 300milioni di euro, ma attualmente hanno totalizzato vendite per meno di 8milioni e mezzo di euro. Di questi, quelli incassati effettivamente sono appena 5,2 milioni di euro. Il resto dei pagamenti è stato dilazionato».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino