Il parroco: «Uniamoci la legge è da cambiare»

Il parroco: «Uniamoci la legge è da cambiare»
L'ATTACCOTREVISO La rete «laico-ecclesiale nazionale» contro il decreto Sicurezza e le politiche sull'immigrazione del Governo «dovrebbero essere un sistema aperto anche...

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L'ATTACCO
TREVISO La rete «laico-ecclesiale nazionale» contro il decreto Sicurezza e le politiche sull'immigrazione del Governo «dovrebbero essere un sistema aperto anche all'Europa che crede nell'accoglienza». Lo ha detto don Claudio Miglioranza, parroco della parrocchia di San Giacomo a Castelfranco Veneto, aggiungendo: «C'è bisogno di un fronte comune. Sì dunque ad una rete che attraverso la disobbedienza civile manifesti il suo disaccordo con il Governo e sì alla ribellione al Decreto lanciata dal primo cittadino di Palermo». Il parroco, che a novembre durante un'omelia aveva criticato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, poi aggiunge: «Spero siano in tanti i sindaci che si uniranno ad Orlando. Perché ci sono elementi anticostituzionali nel decreto su cui spero la Corte costituzionale si pronunci».

SOLIDARIETÀ DI BASE
La legge sicurezza, continua il parroco, «è anticostituzionale, perché mirando alla chiusura dei centri di accoglienza mette in discussione la parità di diritti di tutti gli uomini. Promuove i principi di chi incoerentemente come Salvini sbandiera il rosario ed il Vangelo ed afferma di essere cattolico pur fomentando odio. Lo ha detto anche il Papa il primo dell'anno invitando a non colpevolizzare gli immigrati e ieri dando dell'ipocrita a chi va in chiesa e poi non sa avvicinarsi a chi ha bisogno d'aiuto». E quindi bisogna opporsi: «Io concordo e credo si possa intervenire contro il decreto trasversalmente. Partendo da una solidarietà di base interna alla chiesa su ciò che riguarda la salvaguarda dei diritti umani, ci si apra al mondo laico, fatto anche di volontariato finalizzato all'accoglienza», ha concluso il parroco. «Ho ricevuto attacchi anche da gente che non mi aspettavo - ha commentato con rammarico - ma il bombardamento contro gli stranieri è tale che fa da vero e proprio lavaggio del cervello».
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Il Gazzettino