Il papà scrive a Marcell: «Ci vediamo in Oregon»

Il papà scrive a Marcell: «Ci vediamo in Oregon»
«Mio padre mi ha scritto prima della gara dicendomi che credeva in...

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«Mio padre mi ha scritto prima della gara dicendomi che credeva in tutto quello che io ho fatto e che potevo fare grandi cose. Dopo la gara mi ha fatto tantissimi complimenti e mi ha detto che spera di vedermi presto». La vittoria di Tokio è servita tra le altre cose a Marcell a ricompattare le fila di una famiglia mai veramente unita, specie quelle con il padre, dal quale sua madre Viviana si è separata quando lui aveva appena un anno. I rapporti tra i due sono stati inesistenti fino a quando il figlio non ha compiuto tredici anni. Ma è solo nel corso degli ultimi dodici mesi che i contatti si sono fatti più frequenti, da quando la mental coach che lavora con l'atleta lo ha convinto che il tassello paterno era quello che mancava per un perfetto equilibrio al momento di prendere posto sui blocchi. «Per molti anni Marcell non ha avuto nemmeno l'idea di cosa fosse una famiglia. Io ho fatto del mio meglio per non fargli mancare nulla durante la crescita, ma ho dovuto stargli al fianco da sola», si è lamentata la madre di fronte ai giornalisti che l'hanno raggiunta subito dopo l'exploit della finale dei cento metri. Tra padre e figlio non esiste una comunicazione fluida; Marcell ha ammesso di non sapere nemmeno cosa fa oggi il padre, il quale dovrebbe avere quarantasette anni. Si sono scambiati piccoli segni di riappacificazione, e il desiderio condiviso di poter contribuire a sanare le ferite che si sono aperte tanto tempo fa tra di loro. In risposta al messaggio di congratulazioni che Lamont senior ha inviato dopo la fine della gara alla quale aveva assistito in televisione, il figlio ha scritto: «Arrivederci al prossimo anno, ai campionati del mondo». La competizione avrà luogo a fine luglio del 2022 ad Eugene, nello stato nordamericano dell'Oregon. Potrebbe essere quella la scena finale di una separazione che dura da ventisette anni, quando la partenza del padre soldato per la Corea del Sud fu la scintilla che precipitò il rapporto con la donna che aveva conosciuto nella base vicentina, e dalla quale aveva avuto un figlio. Un figlio che due giorni fa ha portato il suo stesso nome alla ribalta del mondo. Flavio Pompetti

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Il Gazzettino