Il paese ormai ci è abituato: 17 anni fa un'autentica evacuazione

Il paese ormai ci è abituato: 17 anni fa un'autentica evacuazione
(dt) L'ultima evacuazione risale al 25 novembre scorso. Ma è stata solo una finta. Una normale esercitazione per essere pronti in caso di pericolo vero. Certo, gli abitanti di...

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(dt) L'ultima evacuazione risale al 25 novembre scorso. Ma è stata solo una finta. Una normale esercitazione per essere pronti in caso di pericolo vero. Certo, gli abitanti di Perarolo hanno preparato comunque i bagagli e sono usciti di casa. Ma con la consapevolezza di rientrare subito, perché il pericolo era solo simulato. E per di più alla luce del giorno, con tranquillità. Stavolta invece, nessuna finta: è tutto vero. Come era stato vero lo sfollamento del 18 novembre 2000, un giorno che i perarolesi hanno ben fisso nella memoria. Un sabato di pioggia. Arrivato alla fine di giornate intense di pioggia, come solo novembre sa fare. «Poco prima delle 7.30 di mattina dovetti aprire il Coc (centro operativo comunale, ndr) - ricorda Pierluigi Svaluto Ferro, sindaco oggi come allora -. La frana si stava muovendo». Un primo distacco di materiale si riversò sul torrente Boite. Il sindaco firmò immediatamente le ordinanze di sgombero per un centinaio di persone. Pochi minuti prima delle 8, l'ingombro sul Boite fu tale da far uscire l'acqua dagli argini. Il torrente cominciò a scorrere in parte sulla piazza del paese. «Avevamo le trote che correvano davanti alla chiesa - ricorda Svaluto Ferro -. In quell'occasione gli sfollati restarono fuori casa per un mese».

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Il Gazzettino