«Il nuovo "presidente" solo dalle larghe intese»

«Il nuovo "presidente" solo dalle larghe intese»
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Per elezione del nuovo "presidente" della Provincia il Partito democratico punta sulle larghe intese. «Più che sui nomi, noi vogliamo puntare su un programma chiaro. Un programma su cui si possa trovare una larga convergenza» spiega il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin, che ieri a palazzo Santo Stefano ha riunito attorno ad un tavolo i principali sindaci della provincia targati Pd, da Giancarlo Piva, primo cittadino Este, a Davide Gianella di Piove di Sacco, passando per il sindaco di Loreggia Fabio Bui.

All'appuntamento del 28 settembre (a votare saranno solo sindaci e consiglieri comunali che designeranno il presidente e il consiglio provinciale che potrà essere formato solo da primi cittadini) il Pd, non avendo i numeri per poter proporre un proprio candidato, cercherà di trovare un'alleanza con il centrodestra. Un'alleanza che dovrà però far tesoro del programma messo nero su bianco nei giorni scorsi.
«La nuova assemblea provinciale in primis dovrà incoraggiare e sostenere le unioni comunali per l'esercizio associato delle funzioni stabilite dalla legge, nonché le unioni in genere tra i Comuni. E avvierà e promuoverà la cultura della fusione tra Comuni» spiega Bettin.
«La "nuova Provincia" dovrà occuparsi con particolare attenzione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, di autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché della costruzione e della gestione delle strade provinciali e della regolazione della circolazione stradale ad esse inerente».
«Nel caso in cui dovesse prevalere la nostra proposta - continua il segretario democratico - ci impegneremo per la costituzione in seno alla Provincia, in collaborazione con l'Ateneo e le associazioni di categoria, di un centro di competenza specializzato in progettazione europea, per agevolare e supportare i Comuni interessati nel reperimento di fondi relativi alla Programmazione Europea 2014-2020. Sarà costituito un team di progettisti, project manager ed esperti di rendicontazione per costruire progetti, gestirli e metterli a servizio dei territori».

«Chiederemo infine - ha concluso Bettin - che la Provincia dismetta le sue partecipazioni in Dmo, ovvero della Destination Management Organization, e nel consorzio Zip. Partecipazione che, con il nuovo assesto istituzionale non hanno più ragion d'essere».
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Il Gazzettino