«Il nostro primo obiettivo è stata la guerra all'evasione fiscale anche con la pandemia»

«Il nostro primo obiettivo è stata la guerra all'evasione fiscale anche con la pandemia»
IL COMANDANTEPORDENONE «Lo scenario che si è venuto a creare con l'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha imposto alla Guardia di finanza di adeguare il proprio operato. In...

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IL COMANDANTE
PORDENONE «Lo scenario che si è venuto a creare con l'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha imposto alla Guardia di finanza di adeguare il proprio operato. In particolare è stata contenuta l'intensità dei controlli e delle verifiche fiscali, riconoscendo il disagio economico-finanziario che si è venuto a creare proprio con la pandemia».

Ad affermarlo è il colonnello Stefano Commentucci, comandante provinciale delle Fiamme Gialle, che entra nello specifico: «Questa azione è tutt'altro che sospesa, anzi, continua incessante, con l'obiettivo di individuare e perseguire gravi casistiche di evasione fiscale, sia a salvaguardia delle entrate finanziarie dello Stato che, e soprattutto, a tutela dei cittadini onesti che le tasse le pagano». In questo periodo emergenziale, in particolare, la guardia di finanza ha svolto un'azione «chirurgica» nel Friuli Occidentale, che ha permesso di individuare diversi evasori fiscali.
«Specifica attenzione viene, inoltre, indirizzata alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata - sottolinea il colonnello - che potrebbero essere facilitate dalla crisi economica. A questo fine le Fiamme Gialle svolgono quotidianamente un monitoraggio dei flussi finanziari, che costituisce il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando l'inquinamento criminale. Stando ai dati in nostro possesso, le situazioni di insolvenza e fallimento nella Destra Tagliamento, che si temeva avrebbero costellato l'autunno dell'anno scorso, sono state tutto sommato limitate, con indici non dissimili all'anno precedente. Anche tra le partite iva il confronto non rileva variazioni apprezzabili».

Tuttavia questo non significa che non ci siano condizioni di debolezza nel tessuto economico e gli effetti, secondo Commentucci, potrebbero emergere nel lungo periodo. «Noi, ovviamente, continueremo a monitorare, con attenzione particolare i settori più a rischio, ma al momento non abbiamo riscontri concreti di nuovi fenomeni criminali». Per quanto riguarda gli aiuti pubblici garantiti durante la pandemia, i primi riscontri sui finanziamenti erogati a fondo perduto e/o garantiti dallo Stato alle aziende hanno fatto emergere non episodici casi di utilizzo indebito. Il dato è comunque da contestualizzare con l'elevata percentuale di coloro che, legittimamente, hanno avuto accesso alle misure di aiuto. Sono in corso, inoltre, specifiche attività di analisi e monitoraggio su possibili fenomeni fraudolenti. «In tutte queste attività - puntualizza il colonnello - ci vengono incontro gli strumenti investigativi sempre più affinati e penetranti di cui disponiamo, valorizzati dalle innumerevoli banche dati a nostra disposizione, ma anche dai rapporti di collaborazione esistenti con le principali istituzioni presenti, in primis la Procura, la Prefettura e le altre forze di polizia».
Al.Co.
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Il Gazzettino