Il "no" al terminal coinvolge i turisti

Il "no" al terminal coinvolge i turisti
Non chiamatela solo protesta. Ma anche festa, soprattutto del tramonto e dell'ambiente di Cavallino-Treporti. Con il cinvolgimento dei turisti. Sono questi gli elementi...

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Non chiamatela solo protesta. Ma anche festa, soprattutto del tramonto e dell'ambiente di Cavallino-Treporti. Con il cinvolgimento dei turisti. Sono questi gli elementi caratterizzanti dell'appuntamento organizzato ieri pomeriggio sulla spiaggia di Punta Sabbioni dal comitato "No alle grandi navi a Punta Sabbioni" per dire no al progetto De Piccoli-Duferco, che dovrebbe sorgere davanti al lungomare Dante Alighieri.

Oltre 300 le persone che hanno partecipato all'iniziativa durante l'intero pomeriggio, compresi i residenti della zona e il sindaco Robeta Nesto arrivata con l'assessore alle Politiche sociali Giorgia Tagliapietra. Una protesta insolita, soprattutto rispetto a quelle organizzate in passato nel centro storico lagunare, sulla quale è svettato lo striscione "No grandi navi in laguna, no percorsi alternativi", mostrato anche al passaggio delle navi da crociera in navigazione sulla bocca di porto. La manifestazione si è poi sviluppata tra il live delle "Nonne Croccanti" con tanto di inno anti grandi navi, la declamazione di poesie e la spiegazione dei no al progetto. Aspetti che inevitabilmente hanno coinvolto anche i tanti turisti ancora presenti in spiaggia, gran parte di quali ha voluto informarsi, soprattutto gli stranieri, sul progetto e sulle motivazioni della manifestazione (in alcuni casi appoggiandola come ha fatto una famiglia di turisti tedeschi), mentre un paio di pattuglie di Carabinieri e agenti della Polizia hanno garantito una sorveglianza discreta.

«Le conseguenze di questo progetto rischiano di essere drammatiche - ha detto il sindaco Roberta Nesto nel suo intervento, tra l'altro aderendo personalmente al Comitato - a livello ambientale ma anche sociale. Dobbiamo sfatare una volta per tutto il "falso mito" sugli effetti positivi che questo progetto porterebbe al nostro territorio: non ce ne sono, rimarrebbero solo l'inquinamento, il passaggio dei tir e la navi ancorate a Punta Sabbioni». «Abbiamo volutamente chiamato questa iniziativa "L'ultimo tramonto" - ha aggiunto Michele Busarello, del comitato "No alle grandi navi a Punta Sabbioni" - perché se verrà realizzato questo progetto al posto del lungomare ci sarà un terminal lungo più di un chilometro sul quale attraccheranno navi alte circa 70 metri: ammirare il paesaggio come lo conosciamo oggi non sarà più possibile. Questo è un progetto che cambierà radicalmente gli stili di vita di chi abita in zona e nel resto del litorale. Questa è la prima manifestazione di protesta che organizziamo, sicuramente non ci fermeremo e programmeremo altri incontri pubblici, soprattutto per sensibilizzare i nostri concittadini».
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Il Gazzettino