Il Fvg è pronto per la sperimentazione della terapia con il plasma iperimmune

Il Fvg è pronto per la sperimentazione della terapia con il plasma iperimmune
CURE E STRUMENTIPORDENONE Anche il Friuli Venezia Giulia si mette in fila per la discussa terapia al plasma che tiene banco a livello nazionale nella vasta gamma di possibili cure...

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CURE E STRUMENTI
PORDENONE Anche il Friuli Venezia Giulia si mette in fila per la discussa terapia al plasma che tiene banco a livello nazionale nella vasta gamma di possibili cure efficaci contro il Covid-19.

«L'amministrazione del Friuli Venezia Giulia è pronta ad affiancare ai già validi sistemi di cura adottati contro il Covid-19 anche la terapia con plasma iperimmune quando la ricerca abbia dimostrato inequivocabilmente l'efficacia e la sicurezza del plasma immune come linea di cura anticoronavirius, così come ha disposto il ministero della Salute». Lo ha assicurato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi durante la seduta odierna del Consiglio regionale. «Le strutture trasfusionali regionali - ha proseguito Riccardi - hanno già assunto iniziative tali da garantire che il plasma con gli anticorpi neutralizzanti anti Sars Cov2 venga lavorato e conservato separatamente nel Centro unico regionale per la produzione degli emocomponenti (Curpe). La Regione - ha quindi chiarito il vicepresidente della Regione - è pronta a utilizzare clinicamente il prodotto su indicazione appropriata, a seguito di una richiesta clinica per pazienti le cui condizioni rientrino nei protocolli che avranno dimostrato l'efficacia del trattamento».
L'APPLICAZIONE

In alcune regioni d'Italia è partita in questi giorni la sperimentazione della app Immuni, che ha l'obiettivo di garantire un migliore tracciamento dei casi positivi. Lo strumento però ès tato rispedito al mittente dal Friuli Venezia Giulia. «Su Immuni non c'è alcuna contrapposizione di natura politica ma solo una diversa valutazione sull'efficacia dell'app, che riteniamo insufficiente nel momento in cui si prevede un'adesione su base volontaria». È la valutazione espressa in consiglio regionale dal vicepresidente con delega alla Salute e alla Protezione civile Riccardo Riccardi. «Noi abbiamo ritenuto fin dall'inizio dell'epidemia che il tracciamento con app fosse una misura utile - ha detto Riccardi - e ci siamo immediatamente attivati, pronti anche a mettere le nostre risorse a disposizione del Paese. Se ora, come sembra, il governo obbligherà le Regioni ad applicare Immuni in ogni territorio e non autorizzerà iniziative autonome di singole Regioni, noi ci adegueremo. Mi limito però a osservare che la deroga alla privacy - ha aggiunto il vicegovernatore - ha già un precedente nelle procedure sugli isolamenti da Covid-19, visto che tutti i dati dei contagiati pervengono ai sindaci, e che, d'altra parte, l'adesione all'indagine sierologica, che avviene su base volontaria, risulta, a livello nazionale, modesta».
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Il Gazzettino