IL FESTIVAL Città di confine che ha vissuto nei secoli molteplici destini,

IL FESTIVAL Città di confine che ha vissuto nei secoli molteplici destini,
IL FESTIVALCittà di confine che ha vissuto nei secoli molteplici destini, Gorizia ospita da ieri la XV edizione di èStoria, il festival internazionale della Storia che continua...

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IL FESTIVAL
Città di confine che ha vissuto nei secoli molteplici destini, Gorizia ospita da ieri la XV edizione di èStoria, il festival internazionale della Storia che continua a intrecciare e a far dialogare passato e presente. Quest'anno propone una riflessione sul tema delle Famiglie, la loro mutazione ed evoluzione nel tempo, con un nutrito gruppo di appuntamenti organizzati fino a domenica ai Giardini Pubblici in centro e in altri luoghi della città.

DALL'ANTICHITÀ
Iniziato ieri, l'inaugurazione ufficiale si terrà alle 18 di oggi, incentrata sulla Grecia classica: lo storico Luciano Canfora, intervistato dalla giornalista di Repubblica Simonetta Fiori, parlerà dei principi dell'educazione e della paternità nell'Ellade, tra somiglianze inattese e stridenti differenze tra nostro mondo contemporaneo e la cultura che ha dato origine alla civiltà europea. Anche dal punto di vista dei modelli famigliari, il mondo antico continua a proporre spunti di riflessioni e interrogativi stringenti, sul nostro passato e sui nostri valori.
AL PRESENTE
Il tema della famiglia metterà a confronto i diversi modelli esistenti - che hanno visto modificarsi i ruoli interni, da quello delle donne e mogli a quello dei figli - non solo nelle civiltà del passato, da quella egizia a quella greco-romana alla medievale arrivando alle famiglie di immigrati italiani all'estero nel Novecento, ma anche del presente, con uno sguardo ai modelli islamico ed ebraico, così come pure da quello delle famiglie mafiose, quelle contadine, fino alle dinastie dei Borbone, i Kennedy e i Windsor (ne parleranno domenica i giornalisti William Ward e Antonio Caprarica). Curioso è il dialogo in programma sabato mattina tra Richard Bosworth - docente di storia all'University of Western Australia e tra i massimi esperti internazionali di storia italiana contemporanea - e il collega italiano Giovanni Parlato sulla relazione tra Claretta Petacci e Benito Mussolini, storia d'amore unica nel suo genere tra i piaceri e scenate isteriche con protagonista il leader di un regime che esaltava modelli di famiglia cattolica e borghese.
OSPITE D'ONORE

Sempre domani, alle 18, il premio èStoria sarà assegnato all'antropologo Carlo Ginzburg, che ricorderà come «la narrazione nel caso della storiografia, una narrazione sorretta da prove verificabili è uno strumento insostituibile per conoscere la realtà. Molti pensano - dice lo studioso - che a un pubblico più ampio si debbano proporre cibi semplici. Il mio motto è diverso: tartufi per tutti. I tartufi sono buoni, sono rari, sono cari. Tartufi per tutti».
Loma
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Il Gazzettino