IL DRAMMA PADOVA È in fin di vita a 14 anni una ragazzina colpita da arresto

IL DRAMMA PADOVA È in fin di vita a 14 anni una ragazzina colpita da arresto
IL DRAMMAPADOVA È in fin di vita a 14 anni una ragazzina colpita da arresto cardiaco all'istituto Duca d'Aosta di Padova. La giovane studentessa martedì, poco dopo le otto, si...

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IL DRAMMA
PADOVA È in fin di vita a 14 anni una ragazzina colpita da arresto cardiaco all'istituto Duca d'Aosta di Padova. La giovane studentessa martedì, poco dopo le otto, si è improvvisamente sentita male in classe. Trasportata d'urgenza all'Azienda ospedaliera, ora la ragazza si trova ricoverata all'Unità di cura intensiva coronarica in condizioni disperata. Non è ancora stata diagnosticata la causa che ha scatenato il malore e sono in corso accertamenti per fare chiarezza. L'arresto cardiocircolatorio prolungato potrebbe aver compromesso in maniera irreversibile il cervello e gli organi vitali della giovane.

COMPAGNI SOTTO CHOC
Ancora sotto choc i compagni di classe e i docenti che hanno assistito al tragico episodio. «Stavano per iniziare le lezioni quando si è sentita male racconta il preside, Alberto Danieli . È stato tempestivamente allertato il 118, il personale sanitario in poco tempo è arrivato a scuola. I docenti formati per le manovre di primo soccorso nel frattempo hanno provato a rianimare la ragazza». All'istituto Duca d'Aosta non è presente un defibrillatore. «Mi sento morto dentro, è una disgrazia che non riesci nemmeno a spiegarti» mormora il papà con un filo di voce.
«Non rilascio commenti sul caso specifico, è ancora presto per capire il perché sottolinea la professoressa Cristina Basso, direttore del centro di Patologia cardiovascolare -. Le cause potrebbero essere molte. Da un lato è fondamentale la prevenzione, per arrivare ad una diagnosi precoce e dall'altro è importante un intervento tempestivo con massaggio cardiaco e uso del defibrillatore». La docente padovana ha condotto molte ricerche sulla morte improvvisa giovanile e sulle cardiopatie aritmiche familiari. La sua equipe ha studiato più di 850 casi di morte improvvisa, anche tra i giovani atleti.
Elisa Fais
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Il Gazzettino