«Il dottore era steso a terra sotto choc: non riusciva a parlare e chiedere aiuto»

«Il dottore era steso a terra sotto choc: non riusciva a parlare e chiedere aiuto»
BELLUNO - «Quando sono arrivata era in un lago di sangue completamente sotto choc. L'anziano invece era tranquillo». È la testimonianza della dipendente del farmacista che è...

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BELLUNO - «Quando sono arrivata era in un lago di sangue completamente sotto choc. L'anziano invece era tranquillo». È la testimonianza della dipendente del farmacista che è intervenuta subito dopo l'accoltellamento nella casa di via Garibaldi. «È arrivata la badante in farmaci dopo l 16 - racconta la dipendente - per chiedermi aiuto. Sono corsa e ho trovato il dottore seduto a terra insanguinato. Era cosciente, ma non parlava. Non era riuscito a chiedere aiuto per lo choc subito». La dipendente è stata fermata ieri in via Garibaldi da diverse persone che chiedevano notizie sulle condizioni di salute del farmacista. Sì perché ieri mattina la curiosità tra le vie Matteotti e Garibaldi non era quella per il caso di cronaca. Tutti hanno pensato a Manlio Schiavinotto (nella foto). Il farmacista è amato da tutti per la sua cortesia e professionalità, quella che lo ha spinto ieri a andare a domicilio da quel cliente che seguiva. La farmacia All'ospedale ieri, ovviamente, era chiusa. Sulle vetrine un cartello emblematico: «Chiuso per ferie fino al 25 aprile. Ci scusiamo per il disagio». Anche il dottor Manlio Schiavinotto potrebbe ritornare presto dietro il bancone del suo negozio. Ieri i medici erano ottimisti. Il 56enne nel pomeriggio era ancora ricoverato nel reparto di rianimazione del San Martino, ma si stava organizzando il trasferimento a un altro reparto di degenza. Quello che si poteva temere dall'inizio, ovvero la lesione degli organi interni, è stato scongiurato. Il fendente, che ha sfiorato il diaframma, non ha leso nulla. Schiavinotto non sarebbe quindi in immediato pericolo, ma visto il quadro generale ieri pomeriggio è stato trattenuto in rianimazione per essere monitorato. È stata comunque già sciolta la prognosi.

In molti ieri tra il panificio e la via Garibaldi si preoccupavano anche dell'81enne P.M. L'uomo aveva perso la moglie un paio di mesi fa: ma già allora era malato, molto malato. «È una persona tranquilla e cordiale», dicono i vicini.
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Il Gazzettino