BARCELLONA - Nel tardo pomeriggio, dopo due giornate piovose, sulla collina dell'hotel del dolore, è spuntato un sole incerto. Ma per i familiari delle vittime del volo...
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Ieri i rappresentanti di Lufthansa hanno tenuto tre incontri con i familiari a partire dalle 7 del mattino, ma hanno causato nuova tensione perché si sono presentati parlando in tedesco. «Quanto meno - si sono arrabbiati in molti - dovrebbero fare lo sforzo di portare qualcuno che parla la nostra lingua». Il calvario dei parenti delle vittime del volo per Düsseldorf ha poi un altro risvolto: una parte vorrebbe andare in Francia, sul luogo dove si è disintegrato l'Airbus 320 e dove anche ieri, tra mille difficoltà visto che i resti sono in alta montagna, sono proseguite le ricerche. Fino a ieri, però, malgrado le loro insistenze, non sono potuti partire, Gli psicologi che stanno prestando assistenza hanno tentato di spiegare loro che è ancora presto, che di fatto c'è poco da vedere e che sarebbe meglio aspettare. Ma un gruppo ha insistito, «abbiamo diritto di sapere dove sono morti i nostri cari».
Per oggi Germanwings ha organizzato tre voli diretti a Marsiglia. Saranno messi a disposizione anche dei bus, ma si tratta di un viaggio di quasi dieci ore, in condizioni psicologiche drammatiche. Allo stesso tempo c'è un altro gruppo di familiari, tra gli spagnoli, forse perfino più numeroso, che invece ha deciso di non andare, «a cosa servirebbe?» ripetono.
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Il Gazzettino