IL DIRETTIVOTREVISO Confartigianato Imprese Treviso, il più grande fra i mandamenti Confartigianato operativi in provincia di Treviso, ha riunito ieri mattina a Palazzo dei...
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TREVISO Confartigianato Imprese Treviso, il più grande fra i mandamenti Confartigianato operativi in provincia di Treviso, ha riunito ieri mattina a Palazzo dei Trecento tutti i suoi rappresentanti per la prima convention dei delegati comunali. Erano presenti quasi un centinaio di imprenditori artigiani: i rappresentanti del Consiglio direttivo mandamentale, i delegati dei 22 comuni di competenza del mandamento di Treviso e i presidenti delle categorie di mestiere. «Il nostro mandamento rappresenta quasi 2.800 piccole e medio imprese, alle quali fornisce una gamma completa di servizi, che coprono tutti i bisogni delle aziende moderne ha spiegato il presidente del mandamento Confartigianato di Treviso, Ennio Piovesan -. Negli ultimi anni l'associazione ha fatto un grande sforzo per migliorare ed adeguare la propria offerta alle nuove necessità di mercato, affinando i suoi servizi di consulenza, ad esempio in ambito finanziario, a livello di innovazione e di internazionalizzazione. Possiamo dire di aver raccolto un ottimo riscontro, associando nell'ultimo triennio oltre 400 nuove aziende, un numero che va sostanzialmente a compensare le cessazioni di attività di cui ha sofferto il settore artigiano». «L'attività sindacale a tutela della categoria artigiana e dei suoi diversi comparti ha aggiunto il vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Treviso, Fabio Battistella rimane un aspetto assolutamente centrale della nostra Associazione di rappresentanza, che si coordina con i diversi livelli organizzativi: provinciale, regionale, nazionale. Abbiamo a cuore inoltre la formazione e la preparazione delle nuove generazioni, per cui collaboriamo proficuamente con il sistema scolastico: nelle scuole medie con progetti di orientamento, negli istituti superiori con l'alternanza scuola-lavoro, con l'università stiamo partendo con un progetto per stimolare l'imprenditoria giovanile».
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Il Gazzettino