BASSANO - Il digestore di Bassano diventa un sito di interesse a livello nazionale per lo studio dell'architettura urbana del futuro. Nei giorni scorsi l'impianto per rifiuti è...
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La trasferta alla struttura anaerobica e compostaggio è stata definita dagli studiosi una "tappa fondamentale", un esempio di buona pratica del riciclo, che risolve il problema dei rifiuti con una struttura all'avanguardia.
Obiettivo della loro ricerca è indagare le possibili forme di integrazione degli impianti di riciclo all'interno del tessuto architettonico cittadino. Da componenti "degradate" a luoghi di qualità, vere infrastrutture urbane e del paesaggio, che non siano da nascondere, ma anzi da esibire e conoscere.
Attribuire una connotazione positiva al recupero dei rifiuti come parte della storia della città e servizio fondamentale per il riequilibrio ambientale, secondo i ricercatori, si può e si deve: la comunità va resa consapevole dell'importanza della presenza nel territorio di siti, come quello di Bassano, che contribuiscono a preservare e riqualificare l'ambiente, per garantire a tutti un territorio sano e pulito in cui vivere.
«Abbiamo accolto volentieri la richiesta dell'Università capitolina - ha spiegato il presidente del Consiglio di gestione di Etra, Stefano Svegliado - un interessamento che ci dà soddisfazione e riconosce l'efficienza di questo impianto che trasforma i rifiuti organici in biogas, quindi in energia elettrica, e in compost di alta qualità. I ricercatori sono stati accompagnati da nostri tecnici nella visita, che ci auguriamo possa dare valore aggiunto al progetto in corso».
«A volte i cittadini percepiscono, come è naturale, solamente i disagi che possono derivare dalla vicinanza agli impianti - ha aggiunto Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza dell'ente - Limitare gli impatti negativi sul territorio e migliorare la convivenza tra zone abitate e siti di trattamento rifiuti è uno degli impegni che Etra sta perseguendo con investimenti dedicati».
R.F.
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Il Gazzettino