Il difensore di Calligaris: il mio assistito è innocente

Il difensore di Calligaris: il mio assistito è innocente
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L'OPINIONE

UDINE (e.v.) «È fisiologico che il Procuratore capo faccia dichiarazioni di solidarietà rispetto ai suoi sostituti. Lo è meno che questo avvenga attraverso un'aggressione diffamatoria nei confronti del difensore. Tutto ciò che ho detto è documentato in una memoria di 70 cartelle depositata avanti al giudice». Lo afferma in una nota l'avvocato Alessandro Gamberini, difensore di Paolo Calligaris, dopo aver letto le dichiarazioni del Procuratore circa «denigrazioni calunniose» nei confronti del pm. «Ricordo al Procuratore che mi spetta fino in fondo il rispetto del dovere defensionale di rispondere a un'accusa fondata su palesi travisamenti dei fatti. Ciò ho scritto e detto in un'udienza, difendendo una persona che considero innocente si legge nella nota -. Maggior pudore avrebbe potuto dimostrare il Procuratore a proposito dell'esemplare correttezza del suo sostituto, visto che il mio difeso è stato durante i 10 anni in cui è durata questa indagine interrogato dalla polizia giudiziaria, anche dallo stesso sostituto, senza la presenza obbligatoria del difensore e senza che fosse stata richiesta preventivamente una riapertura di indagini nei suoi confronti. Ne è derivata non solo una violazione gravissima dei suoi diritti, ma uno spreco delle risorse in capo alla Procura , visto che si tratta di materiale tutto inutilizzabile». Il legale conclude ricordando che «per rispetto del giudice», «abbiamo fino a oggi evitato di comunicare all'esterno alcunché». «A differenza di De Nicolo, che fin dal primo giorno di udienza ha preteso di giustificare pubblicamente la promozione dell'azione penale dicendo che erano state scoperte nuove prove, non abbiamo mai voluto, né vogliamo ora togliere la necessaria serenità al giudice di valutare compiutamente gli atti processuali senza interferenze esterne». De Nicolo ribadisce solo che «non posso e non voglio trascinare l'istituzione in una polemica a mezzo stampa. La risposta non può che essere processuale e verrà data nella sede competente».

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Il Gazzettino