IL DIBATTITO VENEZIA Gli esperti lo chiamano lo schema delle tre T: testare,

IL DIBATTITO VENEZIA Gli esperti lo chiamano lo schema delle tre T: testare,
IL DIBATTITOVENEZIA Gli esperti lo chiamano lo schema delle tre T: testare, trattare e tracciare. Sulle prime due, cioè diagnosi e cure, il Veneto sta già dando il massimo. Ora...

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IL DIBATTITO
VENEZIA Gli esperti lo chiamano lo schema delle tre T: testare, trattare e tracciare. Sulle prime due, cioè diagnosi e cure, il Veneto sta già dando il massimo. Ora la Regione è tentata anche dalla terza, cioè dalla possibilità di effettuare i controlli telematici, come ha svelato ieri il governatore Luca Zaia: «Abbiamo disponibilità da Israele per sistemi intelligenti di verifica degli spostamenti, ma vanno sempre a cozzare con le norme sulla privacy di questo Paese, che però io sono convinto bisognerebbe sospendere per lasciare un po' più libero il sistema sanitario».

RISORSA E RISCHIO
La questione apre il dibattito, proprio adesso che al ministero dell'Innovazione sono arrivate 319 proposte di un'app che aiuti a contenere l'epidemia con il tracciamento, nell'ambito del bando promosso insieme al dicastero della Salute, all'Istituto superiore di sanità e all'Organizzazione mondiale della sanità. Interpellato dall'Agi, osserva al riguardo il veneto Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria: «Le tecnologie digitali possono rappresentare una risorsa fondamentale in questa situazione di emergenza, ma il loro utilizzo deve essere perimetrato e commisurato alle effettive necessità di prevenzione e sorveglianza sanitaria della popolazione, ma soprattutto sottoposto alla legge e al pubblico controllo». Il rischio non deve essere sottovalutato, secondo il dem: «Ben vengano le applicazioni che possono aiutare a salvaguardare la salute dei cittadini, ma ci deve essere un'attenta gestione della mole di dati raccolta nell'emergenza, con la garanzia della loro distruzione al venir meno dello stato di necessità. Dobbiamo essere consapevoli che l'utilizzo delle tecnologie digitali comporterà la gestione di milioni di dati personali che devono essere protetti da ingerenze illegali o utilizzi impropri, a tutela dei cittadini e degli stessi valori su cui si fonda la nostra convivenza civile».
L'APPELLO

Oggi dovrebbe arrivare il decreto per la nomina della task-force tecnologica che esaminerà i progetti presentati dal mondo dell'impresa e della ricerca, non solo per trovare applicazioni che consentano di seguire «in teleassistenza» i pazienti affetti da Covid-19 (504 le idee presentate), ma anche appunto per individuare «tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l'alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone». Conclude il sottosegretario Martella: «È importante che il Governo abbia già aperto una call per sollecitare una risposta che sicuramente non mancherà di arrivare da parte delle imprese e delle tante eccellenze tecnologiche e accademiche del nostro Paese. È importante fare presto, anche per evitare scelte emotive e protagonismi estemporanei». (a.pe.)
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Il Gazzettino