Il dentista non è uguale per tutti

Il dentista non è uguale per tutti
Cure odontoiatriche: regione che vai, tariffa che trovi. Dovevano essere tariffe valide allo stesso modo in tutta Italia, ma quelle rimborsate dal Servizio sanitario per le...

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Cure odontoiatriche: regione che vai, tariffa che trovi. Dovevano essere tariffe valide allo stesso modo in tutta Italia, ma quelle rimborsate dal Servizio sanitario per le prestazioni specialistiche ambulatoriali variano da una regione all'altra. C'è una tariffa nazionale prevista dal nomenclatore ma si applica solo nelle regioni dal Lazio in giù; al centro-nord è spesso disapplicata.

Le prestazioni specialistiche ambulatoriali a carico del Servizio sanitario nazionale sono indicate dal Decreto ministeriale 22 luglio 1996 e le relative tariffe sono a loro volta indicate dal Decreto ministeriale 18 ottobre 2012.
Nel periodo intercorso dall'ultima revisione del nomenclatore nazionale ciascuna Regione ha autonomamente aggiornato il proprio e il risultato e che si sono create tre tipologie di regioni a seconda di come ci si differenzia dalla tariffa nazionale; ci sono quelle che applicano tariffe molto più alte formate con criteri evidentemente diversi da quelli del nomenclatore, quelle che presentano una variazione di poco in alto e quelle che applicano la tariffa nazionale.
Ebbene il Friuli Venezia Giulia ha ritoccato le tariffe verso l'alto. Così se ad esempio per un trattamento ortodontico con apparecchi mobili o fissi la tariffa nazionale è di 116 euro come in tutto il centro-sud, in Fvg si sale a 148 euro. Sull'inserzione di corona e perno che da tariffa nazionale costa 44,16 euro, in regione si paga 56,40 euro, certo ben lontani dai 200 euro di Toscana ed Emilia Romagna, ma pur sempre con un ritocchino in più. Per una protesi removibile si arriva a 164,90 contro i 129,10 euro previsti dal nomenclatore.
All'insù anche radiografie, riparazione di apparecchi ortodontici e orto panoramiche delle arcate dentarie: il lavoro artigianale del convenzionato è remunerato in modo disarticolato, in una sorta di anarchia tariffaria nell'offerta pubblica, il tutto considerando che le prestazioni odontoiatriche restano in gran parte a carico della spesa diretta del cittadino.

Un dato su tutti: la spesa odontoiatrica di una famiglie è di 475 euro all'anno contro 1384 euro spesi per le cure sanitarie nel complesso, rappresenta dunque il 34%. La fotografia emerge dall'indagine Eurispes su dati Agenas svolta con l'Aio (Associazione italiana odontoiatri) sull'assistenza odontoiatrica dei fondi sanitari integrativi. Dall'indagine risulta anche che negli ultimi anni è aumentata del 5% la percentuale di cittadini che si sono rivolti al Servizio sanitario pubblico o a strutture convenzionate per essere curati da un dentista, ma nelle regioni del Nord, Fvg compreso, c'è un dentista pubblico o convenzionato ogni otto suoi colleghi liberi professionisti. Tutti aspetti che saranno portati sul tavolo del ministro Lorenzin a dicembre.(((zancanerl))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino