IL DELITTO TREVISO Sul luogo del delitto e sul corpo di Marilena Corrò,

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IL DELITTO

TREVISO Sul luogo del delitto e sul corpo di Marilena Corrò, la 52enne uccisa una settimana fa a Capo Verde, sono state raccolte delle tracce di Dna. Tracce che, nelle prossime ore, verranno inviate per le analisi in Portogallo, per essere poi confrontate con i profili genetici di Gianfranco Coppola e Pierangelo Zigliani, i due soci che avevano preso in gestione la pensione A Paz finiti in carcere per l'omicidio della donna, sul cui corpo è stata eseguita domenica l'autopsia. Marilena, prima di essere gettata nella cisterna dell'acqua, sarebbe stata uccisa con più colpi, sferrati con un oggetto contundente, forse proprio il martello di cui ha riferito un testimone chiave. I primi risultati della perizia hanno infatti smentito la versione fornita da Gianfranco Coppola, il 48enne insegnante di kick boxing: «Abbiamo litigato, le ho tirato un pugno ed è caduta a terra sbattendo la testa, non volevo ucciderla» aveva detto Coppola al giudice, ammettendo di aver aggredito Marilena al termine di una furibonda lita ma descrivendone l'esito come una imprevedibile tragedia. Il primo esame sul corpo della donna racconta però una verità diversa: la 52enne non è morta per una ferita successiva a una caduta, ma è stata colpita più volte, massacrata con un oggetto trasformato in arma. La magistratura ora richiederà il test del Dna sulle tracce raccolte dagli investigatori che, subito dopo il fermo dei due indiziati, successivamente convalidato dalla magistratura capoverdiana, avevano effettuato una perquisizione all'interno del bed & breakfast A Paz, di proprietà della 52enne ma preso in gestione dai due uomini, mettendo sotto sequestro denaro, cellulari, una memoria elettronica e una quantità di marijuana definita consistente dalla magistratura. Il movente dell'omicidio sarebbe legato a questioni del tutto economiche. Coppola e Zigliani si erano insediati da diversi mesi nella pensione di Sal Rei, ma non avevano fatto alcun investimento e l'attività non era stata neppure avviata. Non avevano pagato quanto pattuito a Marilena, uccisa da Coppola al termine di una furibonda lite, avvenuta martedì mattina nel b&b. (a.belt)

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Il Gazzettino