IL DATO TREVISO Il coronavirus ha ripreso a correre nella Marca. Dopo i timori,

IL DATO TREVISO Il coronavirus ha ripreso a correre nella Marca. Dopo i timori,
IL DATOTREVISO Il coronavirus ha ripreso a correre nella Marca. Dopo i timori, adesso è arrivata la conferma. Il parametro Rt calcolato su base provinciale ieri è salito a quota...

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IL DATO
TREVISO Il coronavirus ha ripreso a correre nella Marca. Dopo i timori, adesso è arrivata la conferma. Il parametro Rt calcolato su base provinciale ieri è salito a quota 1,03. Si è tornati sopra l'uno. E questo significa che l'epidemia ha ricominciato a espandersi. Non si è ancora ai livelli del picco di fine dicembre. Ma giusto un mese fa si era allo 0,67. Si andava verso la fascia gialla. Ora, invece, riprende forma quella arancione. Ieri sono emersi 168 nuovi contagi. E sono tornati a essere oltre 2mila, esattamente 2.086, i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione da Covid (+117 in un solo giorno). «Se l'aumento continuerà in modo progressivo, purtroppo si arriverà a riempire di nuovi gli ospedali avverte Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca è una questione matematica: se aumentano i casi, aumentano di pari passo anche i ricoveri».

I TIMORI
Ad oggi ancora non si vedono gli effetti sugli ospedali. E proprio questo indica che si è nel momento cruciale per provare a scongiurare la cosiddetta terza ondata. Senza limitazioni aggiuntive, l'Usl fa appello al buon senso. Si guarda in particolare alla scuola. «Servono più controlli contro gli assembramenti prima e dopo le lezioni dice il direttore generale all'interno degli istituti con la quota di presenze al 50% non ci sono problemi. Ma bisogna stare attenti a ciò che accade fuori». A preoccupare è anche la diffusione della variante inglese, più contagiosa. Si è arrivati a evidenziare 100 casi al giorno. Gli specialisti danno già per scontato che a marzo diventerà predominante.
TAMPONI RADDOPPIATI
Intanto i tamponi eseguiti ai Covid Point sono raddoppiati: dai mille di inizio febbraio agli attuali 2mila al giorno. La percentuale di positivi sui test eseguiti è dell'8%. Non bassa. Sempre ieri sono mancate altre due persone che erano risultate positive al coronavirus. Con questi ultimi, salgono a 1.565 i decessi registrati nel trevigiano in un anno di epidemia. La buona notizia è che per ora non aumenta la pressione sugli ospedali. Sono 119 i pazienti Covid positivi attualmente ricoverati: 104 nei reparti ordinari e 15 in Terapia intensiva. Il timore è che si tratti di una relativa quiete prima della tempesta. In questo contesto continua la corsa contro il tempo per vaccinare quanti più cittadini possibile.
LE VACCINAZIONI

L'Usl ha già somministrato 50.402 dosi. Un record in Veneto. Dopo lo scorso fine settimana, domani saranno chiamati a vaccinarsi altre 2.900 persone tra insegnanti e addetti del personale Ata in servizio nelle scuole della Marca. E domenica ci sarà una nuova tornata vaccinale nei centri straordinari di Villorba, Riese e Godega per i 2.200 operatori della sanità che non hanno ancora ricevuto la prima iniezione. Dal primo marzo, poi, si inizierà a vaccinare gli 81enni. Conclusa la somministrazione della prima dose di vaccino ai nati nel 1941, iniziamo adesso con la coorte del 1940 tira le fila Stefano De Rui, direttore del dipartimento di Prevenzione complessivamente convocheremo circa 7.200 persone. Saranno vaccinate fino all'8 marzo. Di seguito continueremo con la classe 1939».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino