Il corteo per la casa si trasforma in festa

Il corteo per la casa si trasforma in festa
Alla fine tutto si è tramutato in una festa, in piena calle XXII Marzo, con musica, tavoli pieghevoli e vino, mentre i turisti venivano deviati dalle forze dell'ordine lungo...

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Alla fine tutto si è tramutato in una festa, in piena calle XXII Marzo, con musica, tavoli pieghevoli e vino, mentre i turisti venivano deviati dalle forze dell'ordine lungo callette parallele. In questo modo si è conclusa la manifestazione di ieri pomeriggio, promossa dall'Assemblea sociale per la casa, per protestare contro la politica della residenza a livello regionale. Gli aderenti all'Asc, sostenuti da Unione Inquilini Venezia, Awakening, Gruppo 25 Aprile, Venessia.com, Ambiente Venezia, Comitato Nograndinavi, Adl Cobas Venezia, Sale Docks, Generazione 90, si sono dati appuntamento in campo Santa Margherita, sciorinando palloncini, cartelli e striscioni. Venezia vuole vivere - case ai residenti, Distruggete Venezia solo per denaro, El cuor no se vende, Venessia se difende; queste le scritte ricorrenti. Poi il corteo, dì circa 400 persone, si è mosso in direzione di palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale. Davanti i bambini e dietro gli occupanti nella zona Casette alla Giudecca, che temono lo sgombero. Giunti in via XXII Marzo, con gli agenti che occludevano i passaggi verso il Ferro Fini, solo la portavoce dell'Asc, Chiara Buratti, è entrata nella segreteria della Regione, depositando un appello. «È alla Regione Veneto che chiediamo conto della situazione in cui versa la nostra città - ha affermato la Buratti - e dalla Regione deve venire il primo passo per un definitivo cambio di rotta. È sua la responsabilità dell'Ater, che da decenni abbandona gli inquilini».

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Il Gazzettino