Il coronavirus entra a scuola, cinque casi riscontrati

Il coronavirus entra a scuola, cinque casi riscontrati
PANDEMIAROVIGO Mentre ieri il virus ha fatto registrare una leggera ripresa dopo un filotto di giorni in netto calo, oggi si chiude la seconda settimana dopo il suono della prima...

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PANDEMIA
ROVIGO Mentre ieri il virus ha fatto registrare una leggera ripresa dopo un filotto di giorni in netto calo, oggi si chiude la seconda settimana dopo il suono della prima campanella del nuovo anno scolastico e in Polesine, per il momento, si sono registrati solo cinque casi.

Come spiega il direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica e del Dipartimento di prevenzione Federica Fenzi, solo tre classi nelle scuole elementari sono state interessate dalla presenza di un caso indice, mentre due sono state le positività riscontrate nelle scuole materne con altrettante classi, anche se all'asilo il termine è improprio, finite in quarantena.
«Per il momento la situazione è sotto controllo e in queste prime due settimane non ci sono state problematiche particolari. I protocolli non sono cambiati, con la differenza delle quarantene per le scuole materne, vista l'impossibilità di mantenere il distanziamento fra i bambini e il fatto che fino ai sei anni non viene utilizzata la mascherina».
PROCEDURE
Il meccanismo è rodato. È quello che è entrato in vigore dal 7 aprile scorso, dopo la fine delle vacanze pasquali, quando i primi alunni, quelli di asili, elementari e medie, seppur limitatamente alle classi prime, hanno visto finire la lunga parentesi della Dad e sono tornati sui banchi. Come aveva ricordato il direttore generale dell'Ufficio regionale scolastico Carmela Palumbo in una una circolare, «in caso di alunno o docente positivo, viene indicato di effettuare il test di screening iniziale a tutta la classe e se i test risultano negativi, di porre in monitoraggio con mantenimento della frequenza e secondo test di screening dopo 14 giorni per le classi dalla primaria alla secondaria di secondo grado, mentre per le classi dell'Infanzia è prevista la quarantena e il test di screening al termine del periodo. Nell'identificazione dei contatti scolastici tra il personale, per le scuole dalla primaria alla secondaria di secondaria grado viene raccomandato di applicare il criterio temporale indicativo delle 4 o più ore. In ogni caso è fatta salva la possibilità che il Servizio Igiene e Sanità pubblica, valuti diversamente situazioni specifiche».
NUOVI CONTAGI
Ieri, dal punto di vista generale, il quadro ha fatto registrare un peggioramento. Se da lunedì a giovedì, erano state scoperti in tutto 18 contagi, con una media giornaliera inferiore a cinque, nel bollettino di ieri se ne riportavano 15 in sole 24 ore. Non solo, ma dopo una lunga serie di giorni nei quali il numero delle guarigioni aveva sempre superato le positività, ieri le guarigioni accertate sono state inferiori, 11 in tutto, così è tornato a crescere il numero dei polesani attualmente positivi, a 136. A tutto questo si aggiunge il dato peggiore, quello relativo ai ricoverati. Anche su questo fronte si registra un dato in controtendenza, con il numero dei pazienti che torna a salire, da 13 a 14, per un ricovero in Area medica e semintensiva pneumologica al San Luca, che porta a sette i posti letto occupati. Sempre un solo paziente in Terapia intensiva, due in Malattie infettive a Rovigo e quattro nell'Ospedale di comunità Covid al San Luca.

A confortare, i dati sui vaccini. Con le 763 somministrazioni di giovedì, il totale è arrivato a 345.441, delle quali 177.630 di prime dosi, 163.098 di seconde, 4.575 di vaccino monodose e 138 terze alle persone immunodepresse. Dal 13 di agosto, data di inizio dei liberi accessi, a oggi, sono stati 1.758 quelli nella fascia di età 12-25 anni. A livello di percentuali, il 77,3% dei polesani ha ricevuto almeno una dose, l'83,9% se si escludono dal conto gli under 12, mentre a fine ottobre, sulla base delle prenotazioni già in calendario, verrà raggiunta quota 78% sulla popolazione.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino