Pace e fratellanza non sono propriamente due termini che rientrano nel lessico comune dei leghisti. Anzi. Il consigliere comunale di «Coscienza comune», Livio Ferrari, però di...
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«Più di 100 città - spiega il consigliere - hanno deciso di rafforzare il loro impegno partecipando alla manifestazione il 9 ottobre. Il nostro comune che fa?». La pace che stiamo rischiando di perdere, evidenzia Ferrari, «si nutre di tante, piccole e grandi cose, molte di queste le possiamo fare nella città in cui viviamo. La costruzione della pace, anche in questo tempo difficile, comincia dalle nostre città, dal basso verso l'alto, dalle periferie verso il centro e per questo è urgente che ogni sindaco, assessore e consigliere si assuma la responsabilità di costruire la pace».
Per il consigliere è urgente «che si torni a investire nei territori, perché solo rigenerando il tessuto delle nostre comunità locali sarà possibile rispondere alle domande di giustizia e di diritti che vengono da tante persone in difficoltà. Bisogna fare in modo che anche la nostra città, tutti insieme, si unisca alla grande marcia della pace e della fraternità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino