IL CONFRONTO TREVISO Venerdì sarà il giorno della resa dei conti in

IL CONFRONTO TREVISO Venerdì sarà il giorno della resa dei conti in
IL CONFRONTOTREVISO Venerdì sarà il giorno della resa dei conti in Ascopiave. L'assemblea degli azionisti convocata in seconda seduta sarà chiamata a noninare ufficialmente il...

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IL CONFRONTO
TREVISO Venerdì sarà il giorno della resa dei conti in Ascopiave. L'assemblea degli azionisti convocata in seconda seduta sarà chiamata a noninare ufficialmente il nuovo consiglio d'Amministrazione. Sulla carta è praticamente già tutto fatto. La maggioranza, guidata da Asco Holding, ha già indicato i suoi nomi: Greta Pietrobon, Nicola Cecconato, Roberto Bet, Mariachiara Geronazzo, Enrico Quarello, Luisa Vecchiato. Questi sicuramente entreranno. Da quest'anno i membri del cda saranno sette, quindi resta un posto per la minoranza. La seconda lista è stata presentata da ASM Rovigo S.p.A. (titolare del 4,399% del capitale sociale) con i nomi di Cristian Novello e Edoardo Gaffeo. Infine la lista degli otto sindaci ribelli, riuniti in un patto di sindacato, capeggiata dal comune di Spresiano (1,6254%) a rappresentare tutti gli altri (Trevignano, Giavera del Montello, Mareno di Piave, Pieve di Soligo, Segusino, Follina, Riese Pio X) con i nomi di Gloria Paulon e Mario Collet. Da queste ultime due liste ne verrà nominato uno e tutto fa pensare a Novello, avvocato, finito per nel centro del mirino in quanto dipendente di Veneto Acque. Ma la sua candidatura, messa in discussione dai dalla lista dei sindaci è stata difesa e confermata.

LO SCONTRO
Intanto non si spegne l'eco del duello tra i ribelli, sindaci che sono usciti da Asco Holding perché non favorevoli al nuovo statuto e si sono fatti liquidare con azioni Ascopiave, e il cda. Nell'ultima seduta del consiglio uscente sono state date le risposte ai dubbi sollevati su emolumenti del presidente e dei consiglieri, su curricula di alcuni candidati, sulle assunzioni del personale. Ed è stato ribadito che l'assemblea non può fissare, a norma di legge, un tetto ai premi per i dirigenti.
DELUSIONE

Intanto le risposte ricevute non hanno convinto. Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano e presidente del patto di sindacato, ha letto il documento senza trovare grandi soddisfazioni: «Da una prima lettura ci sono però molti spunti interessanti e valuteremo bene il testo», attacca. In realtà quanto arrivato dal cda non è stato ritenuto sufficiente. Ma il documento resta una formidabile base di partenza per eventuali azioni futuro. In questo tipo di duelli a colpi di carte bollate e risposte scritte, non si butta via mai niente. Ma Della Pietra qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie. Il primo: le modalità di voto con cui, una a una, sono state respinte o cassate tutte le proposte e le domande da portare in assemblea. Nel documento del cda si legge che c'è stato sempre un solo voto di astensione o contrario mentre il resto del consiglio ha votato all'unanimità: «La parte dell'unanimità con i contrari è fantastica - ironizza il sindaco di Spresiano - e comunque noi non minacciamo estemporaneamente azioni a seconda dell'umore, ma agiamo direttamente». Discutibili, per Della Pietra, anche i confronti fatti con altre società quotate in Borsa per sottolineare che i compensi sono in linea: «I benchmark si fanno con i pari, di solito - replica il sindaco - è bello poi vedere come decidano a seconda dei casi riguardo alle loro competenze o a quelle degli altri organi. Avrebbero potuto mettere un punto al tutto cercando di dialogare, ma così non è stato».
P. Cal.
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Il Gazzettino