IL CONFRONTO TREVISO Uno studio per il rilancio della città è già

IL CONFRONTO TREVISO Uno studio per il rilancio della città è già
IL CONFRONTOTREVISO Uno studio per il rilancio della città è già stato fatto e non verrà cestinato. L'idea è quella di migliorarlo e, soprattutto, di fare in modo che dia dei...

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IL CONFRONTO
TREVISO Uno studio per il rilancio della città è già stato fatto e non verrà cestinato. L'idea è quella di migliorarlo e, soprattutto, di fare in modo che dia dei risultati tangibili. A sostenere che a Treviso serva una nuova spinta è il sindaco Mario Conte. Non a caso Ca' Sugana, come aveva fatto l'amministrazione Manildo, ha partecipato al bando regionale riservato ai distretti del commercio, riuscendo a entrare in graduatoria. In altre parole i fondi sono stati incassati: 250 mila euro che serviranno per dare ossigeno ai negozi ridisegnando l'assetto della città sul fronte degli eventi, dei parcheggi e della mobilità. «Noi non siamo quelli che vogliono cancellare il passato - afferma Conte - Se c'è qualcosa di buono nell'operato della precedente amministrazione noi siamo qui per continuare su quella strada, magari migliorando ancora».

IL PROGETTO
Il primo cittadino fa riferimento allo studio effettuato da Aldo Pellegrino, il professionista ingaggiato da Urbecom (l'associazione a cui partecipano il Comune e le associazioni di categoria, ndr) per dare nuova linfa al centro storico e alle attività commerciali, senza dimenticare le periferie. «I dati per far ripartire Treviso ci sono - afferma Pellegrino - Sono in un cassetto di Ca' Sugana da tre anni. C'è una mappatura di tutti i negozi, circa 500 se non ricordo male, con tanto di indirizzi, referenti e tipologie di merce. In più vengono descritti anche i competitor. Insomma, uno studio c'è già, basterebbe metterlo in atto ovviamente dopo averlo aggiornato visti gli anni che sono passati». Al di là delle polemiche sollevate dall'opposizione in consiglio comunale su chi ha fatto prima cosa («Conte rideva quando nel 2015 venne incaricato il city manager e adesso copia» ha dichiarato Antonella Tocchetto, ndr), il primo cittadino si smarca e affonda il colpo: «Certo che lo studio Pellegrino è ancora lì, per il semplice fatto che non è stato messo nelle condizioni di lavorare. Il progetto è nato e poi è stato abbandonato, e non da noi».
L'INTENZIONE
«Il bando per il city manager ci porterà un professionista che metteremo nelle condizioni di lavorare sfruttando anche lo studio di Pellegrino, che personalmente apprezzo e che finalmente avrà un seguito - continua Conte - Terremo le cose buone e modificheremo quelle che secondo noi devono essere modificate. Se fare il bene della città significa copiare allora copieremo».
L'AFFONDO

Rivendicare la paternità del city manager non piace nemmeno al diretto interessato: «Stare a discutere su chi ha avuto l'idea non è produttivo per la città - sostiene Pellegrino - Io sono per il fare. Sarebbe bello che tutti si mettessero d'accordo per rivitalizzare Treviso, lo dico da trevigiano». E una stoccata arriva anche dal sindaco: «Se Pellegrino volesse partecipare al bando per noi sarebbe il benvenuto. Troverebbe Urbecom completamente rivitalizzata, a differenza di come l'abbiamo trovata noi a inizio mandato: dormiente e agonizzante. Nelle nostre intenzioni il city manager dovrebbe iniziare a lavorare già a marzo, vedremo se ci riusciremo. E a chi c'accusa di non avere un piano ricordo che siamo gli unici che in un anno hanno stanziato 900mila euro per il commercio».
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino