Il Comune può ripulire l'ex-conceria Finco

Il Comune può ripulire l'ex-conceria Finco
BASSANO - Il Tar ha bocciato la richiesta presentata dagli attuali proprietari dell'ex-conceria Finco di sospendere l'ordinanza comunale che li obbliga a mettere in sicurezza...

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BASSANO - Il Tar ha bocciato la richiesta presentata dagli attuali proprietari dell'ex-conceria Finco di sospendere l'ordinanza comunale che li obbliga a mettere in sicurezza l'area, passaggio essenziale per poter procedere con lo sgombero dei rifiuti. In sostanza, la municipalità può entrare in azione ed avviare l'operazione preliminare all'intervento di risanamento del sito che sorge a Campese, sulla sponda destra del Brenta.

Dopo anni di ricerche, rinvii, ricorsi, dunque, la complessa vicenda sembra stia per sbloccarsi. «Con il pronunciamento del Tar, l'Amministrazione potrà intervenire per mettere in sicurezza l'area, garantendo così l'incolumità delle persone che dovranno materialmente ripulirla - ha detto l'assessore alla Pianificazione urbana sostenibile Linda Munari, che si è ritrovata tra le mani la patata bollente - ogni spesa sostenuta sarà poi addebitata ai proprietari».
Dismessa da molti anni, la struttura si trova in una situazione di profondo degrado e necessita di un intervento di pulizia dai rifiuti di diverso genere depositati negli anni, oltre che di una parziale bonifica. Intervento che i proprietari del sito (si tratta di eredi rintracciati faticosamente dalla municipalità), si sono rifiutati di fare, costringendo il Comune ad agire e ad anticipare la spesa. Ma i due bandi lanciati per aggiudicare il servizio sono andati deserti: la somma di 50mila euro prevista era stata ritenuta inadeguata a coprire i costi dei lavori dalle stesse aziende che si erano interessate al progetto.
In particolare, era stata evidenziata la necessità di mettere in sicurezza l'ala da ripulire dello stabile fatiscente. Trattandosi di una struttura fortemente precaria, prima di procedere con la rimozione dei rifiuti è indispensabile garantire la sicurezza agli addetti ai lavori. Anche questo passaggio però ha un costo. Motivo per cui la passata Amministrazione aveva stanziato ulteriori 30mila euro. Se l'iter sarà confermato, il Comune si trova a dover anticipare 80mila euro per ripulire l'ex conceria.

E mentre sulla vicenda pende ancora un ricorso, presentato da uno dei proprietari al Capo dello Stato, la municipalità sta studiando le formule più consone per procedere con la pulizia e la bonifica del sito. «Vedremo come agire - ha concluso l'assessore Munari - al momento stiamo valutando le ipotesi fattibili per arrivare a sanare una volta per tutte il degrado».
R.F.

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Il Gazzettino