Il Comune chiede 150mila euro

Il Comune chiede 150mila euro
Il nome "Friuli", blindatissimo, dovrà essere sempre affiancato a quello dello sponsor (e sarebbe il primo caso in Italia) e l'Udinese dovrà dare ogni anno al Comune il 20% del...

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Il nome "Friuli", blindatissimo, dovrà essere sempre affiancato a quello dello sponsor (e sarebbe il primo caso in Italia) e l'Udinese dovrà dare ogni anno al Comune il 20% del valore annuo del contratto di sponsorizzazione e, comunque, una cifra di non meno di 150mila euro. La Giunta alza l'asticella. Non solo rispetto alla proposta originaria della società bianconera, in cui si parlava del 10% e di 50mila euro. Ma anche rispetto alle indicazioni uscite dalla maggioranza lunedì, in cui i più propendevano per il 20% e un minimo di 100mila euro.

«È la nostra proposta. In tre anni fanno 450mila euro: una cifra importante con cui si possono ristrutturare palestre e campi sportivi e fare attività sociale. Una cifra che può essere interessante per il nostro bilancio vista la penuria attuale», dice l'assessore Cinzia Del Torre, che ha fortemente voluto l'incremento della posta in palio. Con lei anche il vicesindaco Carlo Giacomello, che, in mezzo ai due "round" di giunta ha incontrato con il sindaco i vertici dell'Udinese: «Abbiamo fatto una delibera con una cifra che è tre volte quello che l'Udinese aveva proposto. Ma su dove mettere il nome, se "prima" o "dopo", questo è lo sponsor che lo deve decidere. Se la Dacia vuole mettere prima il suo nome, noi diciamo: certo, preferiamo mettere prima "Friuli", ma ti lasciamo libero di fare come meglio credi, ma a questo punto ti chiediamo una cifra quantomeno congrua». Ma Giacomello non vuole che si dica che il Comune ha ceduto sulla posizione del nome. «Non abbiamo ceduto su una cosa, abbiamo fatto una cosa corretta anche dal punto di vista dei rapporti». Insomma, «un compromesso onorevole». Come l'ha presa l'Udinese? «Ho accompagnato il sindaco dalla società per spiegare qual era la nostra posizione e loro hanno capito: adesso valuteranno cosa fare in base alla delibera». Quanto alla diatriba "Stadio Friuli" o "Friuli", «per noi è importante "Friuli". Stadio o arena è secondario». Il nome dello sponsor dovrà sempre comunque rimanere abbinato a "Friuli". Paletti sono stati messi sulle dimensioni tipografiche o tecniche del nome, che dovranno avere «adeguata dignità» rispetto a quello dello sponsor, sulla veste grafica che dovrà avere l'ok del Comune, che si riserva il diritto di veto nel caso in cui il titolo dello sponsor possa essere valutato «pregiudizievole per la dignità e l'onorabilità della struttura sportiva» o che «violi l'etica o la morale». In caso di violazioni dell'accordo, la delibera prevede «fatta salva la risoluzione contrattuale» una penale per l'Udinese di 5mila euro al giorno dalla comunicazione del Comune. Giacomello ha anche fatto inserire una postilla, «per chiedere che l'Udinese reinstalli fuori dallo stadio come un totem le torri faro disegnate da Del Zotto, ora smontate e messe all'ex Osoppo: sarebbe un bel simbolo per ricordare alla città quello che è stato, proiettato verso il nuovo». Con la delibera votata all'unanimità secondo Pierenrico Scalettaris «ora la decisione passa in mano all'Udinese da un lato e, dall'altro, se all'Udinese va bene, al consiglio comunale, a fine settembre».
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Il Gazzettino