Il Commissario vuole il Gps «Ricorso contro la Provincia»

Il Commissario vuole il Gps «Ricorso contro la Provincia»
È una questione più di forma che di sostanza, ma il Comune non ha intenzione di incassare senza colpo ferire lo "sgarbo" infertogli dal Consiglio provinciale nella sua ultima...

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È una questione più di forma che di sostanza, ma il Comune non ha intenzione di incassare senza colpo ferire lo "sgarbo" infertogli dal Consiglio provinciale nella sua ultima seduta. Per questo, il commissario Vittorio Zappalorto ha dato mandato all'Avvocatura civica di impugnare la delibera 39 del 24 giugno, che aveva eliminato il ricorso al Gps come strumento per la lotta alla congestione del traffico acqueo e al moto ondoso. Una misura prevista da anni nel Regolamento provinciale sulla navigazione in laguna e che il Comune, in seguito all'incidente mortale in canal Grande del 17 agosto 2013, aveva deciso di adottare tra le proteste di trasportatori e motoscafisti. Con un blitz, nonostante in conferenza di servizi oltre al Comune avevano votato contro anche Capitaneria di porto, Magistrato alle Acque e Ministero dei trasporti, il Consiglio aveva approvato la norma rischiando di far saltare un punto saldo della lotta al moto ondoso: l'installazione di trasmettitori Gps su taxi, noleggio con conducente e barche da trasporto oltre che da vaporetti.

Al momento, si sono adeguate solo Actv e Alilaguna e tra breve dovranno cominciarlo a fare, secondo i tempi stabiliti dal Comune, tassisti e trasportatori.
Benché il Comune sia andato avanti comunque, visto che nelle sue acque può normare come meglio crede, il ricorso al Tar per l'annullamento di quella delibera provinciale punta a ristabilire il principio originario, in luogo dell'abbraccio a una tecnologia diversa dal Gps senza alcuna ragione che lo giustifichi.
M.F.

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Il Gazzettino