«Il commissario dia i soldi alle materne e ai Concordi»

«Il commissario dia i soldi alle materne e ai Concordi»
A difesa delle scuole materne private entra in campo anche l'associazione Amici del senatore Antonio Bisaglia. Una lettera aperta al commissario Claudio Ventrice firmata dal...

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A difesa delle scuole materne private entra in campo anche l'associazione Amici del senatore Antonio Bisaglia. Una lettera aperta al commissario Claudio Ventrice firmata dal presidente Antonio Zanforlin che chiede di riconsiderare i tagli apportati ai contributi che il Comune da sempre eroga a queste strutture, motivato dal fatto che garantiscono un servizio basilare per le famiglie e che l'apparato pubblico non può erogare in pari misura, tanto da esserci anche una legislazione in materia.

«C'è stato un taglio del 40 per cento dei contributi che storicamente l'amministrazione comunale eroga alle 15 scuole dell'infanzia paritarie - spiega Zanforlin - che accolgono 756 bambini dai 3 ai 6 anni, su un totale di 1.213 bambini residenti. Il provvedimento è conseguente alla decisione del Governo che ha stabilito che il Comune deve tagliare, per la spending review, 276mila euro».
Tale sforbiciata mette «a rischio non solo la continuità del funzionamento delle 15 scuole, ma anche la perdita del posto di 77 lavoratori (fra insegnanti e non). Spero che chi di dovere riesca a convincere il commissario a revocare il provvedimento, riconoscendo l'importante ruolo educativo e sociale svolto da queste istituzioni scolastiche».

Già che c'è, Zanforlin torna sulla vicenda dell'Accademia dei Concordi e invita Ventrice «ad affrontare il problema dei 370mila euro che il Comune deve all'Accademia, pena il non funzionamento della più prestigiosa istituzione culturale non solo della città. Rovigo è il solo capoluogo di provincia del nostro Paese a non avere una biblioteca pubblica. L'Accademia deve urgentemente poter riprendere i servizi culturali accessibili a tutti e da tutti attesi. Ritengo cosa non secondaria segnalare che l'Accademia è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, sorta nel XVI secolo. Perché il commissario non fa rientrare nella spending review anche i suoi emolumenti, visto che la sua presenza in città è solo per due giorni alla settimana?».
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Il Gazzettino