Il cibo in guerra una fame atavica

Il cibo in guerra una fame atavica
Cibo esiguo e scadente anche per chi stava in trincea dove pasta e riso arrivavano come blocchi collosi; il brodo freddo che si trasformava in gelatina; carne e pane dure come...

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Cibo esiguo e scadente anche per chi stava in trincea dove pasta e riso arrivavano come blocchi collosi; il brodo freddo che si trasformava in gelatina; carne e pane dure come pietre. Ma era sempre meglio del cibo dell'esercito austro-ungarico, servito nelle gavette. Uno dei grandi problemi della Grande Guerra fu proprio l'alimentazione, sia per la popolazione civile che per i militari. Le battaglie e la militarizzazione dei territori hanno portato a razzie (specie nel Veneto Orientale e in Friuli) dopo Caporetto, provocando devastazioni nei raccolti e lo svuotamento dei magazzini. E le famiglie nelle retrovie furono vittime di carestie e malattie dovute a carenze alimentari. "Cucina e fame nella Grande Guerra" lo racconta nel dettaglio: domenica 24 maggio l'Accademia della Cucina di Treviso Alta Marca, capitanata dal generale Nazzareno Acquistucci, unitamente a quella di Pordenone del delegato Stefano Zanolin, terrà a Sarmede, alla Casa della fantasia (Fondazione Stefano Zavrel), celebrano il centesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia parlando proprio di cucina e di fame nella Grande Guerra, approfondendo il tema dell'alimentazione in un convegno in programma alle 10 a Sarmede (Sala Zavrel alla Casa della Fantasia).

Cinque i relatori a illustrare quanto la fame abbia condizionato ed influito ai fini della pura sopravvivenza: il sociologo Ulderico Bernardi, il docente Danilo Gasparini, il giornalista e scrittore Sergio Tazzer, Maria Cavasin dell'Associazione Sintesi & Cultura, lo studioso Alessandro Fadelli, coordinati da Alfredo Pelle del Centro studi nazionali dell'Accademia della cucina.

Per l'occasione, nei locali della Casa della Fantasia, si potrà visitare l'esposizione delle stufe di trincea (fino al 31 maggio, orario 15 - 19) utilizzate sia per superare i rigori del freddo sia per riscaldare le vivande trasportate a dorso di mulo. Al primo piano della Casa della Fantasia, invece, la mostra d'illustrazioni "La Grande Guerra raccontata ai ragazzi" con i lavori di Pietro Sandano, dedicata al libro "La guerra di Piero" scritto dalla giornalista Laura Simeoni ed edito da De Bastiani. La storia del primo conflitto mondiale osservata dal punto di vista di un giovane soldato che si scontra con le forze austroungariche nel bosco del Montello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino