Il centrosinistra: «Parole nette, ne sentivamo il bisogno»

Il centrosinistra: «Parole nette, ne sentivamo il bisogno»
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LE OPPOSIZIONI
TREVISO Un'allusione velata ma non troppo, così diversa dal suo stile consueto. Il vescovo Agostino Gardin, in quella che probabilmente verrà ricordata come una delle sue ultime omelie pubbliche ha voluto lanciare un segnale di insofferenza preciso verso l'abuso ai alcuni simboli di fede per fini propagandistici. Nel Ferragosto the day after la presa di posizione del vescovo ha acceso il dibattito tra opposizione e maggioranza. «Credo che monsignor Gardin abbia fatto in pieno il suo dovere di pastore -afferma con decisione Domenico Losappio- chi, come nella Lega, dice che il vescovo deve occuparsi delle cose di fede forse non si rende conto che negli ultimi mesi c'è stata un'escalation ingloriosa nell'uso improprio di bibbie, rosari, riferimenti alla Vergine. Contro quest'inutile ostentazione, Gardin ha scelto il momento opportuno per ribadire l'opportunismo di certi gesti e la conseguente irritazione dei veri uomini di fede».

GRIGOLETTO
Un plauso alle parole del Vescovo arriva anche dall'ex vicesindaco Roberto Grigoletto. «Se devo essere sincero, come cattolico, avvertivo da tempo il bisogno di sentire parole chiare e nette da parte della gerarchia ecclesiastica sulla blasfemia di Salvini, che impugna il rosario come arma contundente e offende sensibilità e fede dei credenti quando affida al Cuore Immacolato di Maria la vittoria del suo partito. Non ho provato solo disagio assistendo a queste uscite di Salvini, ho avvertito nausea. Anche noi come cattolici tutti avremmo però dovuto già da tempo fare la nostra parte, dicendo al Ministro dell'Interno di giocare con i fanti ma di lasciare stare i Santi» lamenta Grigoletto ricordando come anche Papa Francesco si sia espresso più che chiaramente in proposito. «Aggiungo per questo che mi sconcertano allora quei sedicenti cattolici praticanti che se devono scegliere tra il Papa e il capo della Lega, optano per il secondo, chiudendo occhi e orecchi di fronte a tutta l'incoerenza evangelica del signor ministro dell'Interno. Che evidentemente il Vangelo deve proprio non averlo mai letto».
IL PD PROVINCIALE

Condanna per l'uso improprio dei simboli cristiani arriva anche dal segretario Pd provinciale Giovanni Zorzi. «I continui richiami di Salvini ai simboli cattolici come il cuore immacolato della Vergine non sono solo inopportuni ma offensivi. Qui la politica c'entra poco, è una questione di buon senso. Non occorre essere teologi, lo sanno anche i bambini, quei simboli rinviano a precetti evangelici come la misericordia, l'accoglienza e l'amore per il prossimo, indipendentemente da colore della pelle, classe sociale o luogo di provenienza. Quindi, chiunque si riconosca in quei precetti e simboli non solo dovrebbe sostenere le parole del vescovo ma attivarsi per fare in modo che Salvini la smetta di offenderli in questo modo volgare». Le parole del vescovo Gardin, il tono dell'omelia hanno attraversato la provincia di Treviso. «Io sto con il vescovo Gardin» si appassiona l'ex vicesindaco di Mogliano Daniele Ceschin: «In queste ore la Lega sta scatenando l'inferno mediatico contro il vescovo di Treviso che si è espresso con chiarezza rispetto all'abuso che qualche uomo politico sta facendo della religione e della figura di Maria. Io la penso esattamente come lui quando sottolinea che ad alti livelli istituzionali, ci siano persone solite ringraziare la Madonna, ma, a quanto pare, per ragioni che non sembrerebbero proprio trovare il consenso o la protezione della Vergine».
Elena Filini
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Il Gazzettino